Con il 2015 sono in arrivo novità per i lavoratori per quanto concerne le norme che regolamentano il TFR. Fino ad ora si poteva entrarne in possesso a fine rapporto di lavoro o in alcuni casi particolari averne un anticipo. La novità inserita nella Legge di Stabilità è che ogni mese si può, volendo, avere in busta paga una parte di TFR maturata in quel mese, aggiungendola alla retribuzione ordinaria. Una volta fatta richiesta per accedere a questa modalità un lavoratore è vincolato a mantenerla per tre anni.

Questa misura verrà introdotta da marzo 2015 con valore retroattivo a gennaio dello stesso anno.

Questa scelta è lasciata ai lavoratori del settore privato, con anzianità di assunzione di almeno sei mesi, sono esclusi collaboratori domestici e lavoratori agricoli. La quota di TFR versata in busta paga andrà ad integrare la retribuzione mensile e sarà sottoposta alle aliquote Irpef ordinarie. Ovviamente chi opta per questa scelta non potrà più richiederlo in un'unica soluzione.

È conveniente per il lavoratore?

Per saperlo bisogna capire chiaramente come viene tassato il TFR dato in busta paga, cioè sarà sottoposto ad un'aliquota media calcolata sugli ultimi 5 anni precedenti all'anno in cui si è maturato il diritto alla liquidazione. Ecco un breve resoconto esplicativo.

Per i redditi fino a 15.000 euro all'anno è conveniente perché i carichi di imposta per il lavoratore non sono più alti di quelli applicati al riscatto finale, saranno cioè intorno al 23%.

Per i redditi tra 15.000 e 28.000 forse può ancora convenire incassare il TFR in busta paga perché l'anticipo mensile verrebbe a costare, data la differenza di aliquota, circa 50 euro in più all'anno.

Per i redditi oltre i 28.000 assolutamente no, perché con il rialzo del reddito si arriva ad un'aliquota Irpef del 38%. Vediamo ora mensilmente quali saranno le cifre che mediamente si aggiungeranno alle retribuzioni lorde: uno stipendio lordo mensile di 1.300 avrà 96 euro di TFR lordo in busta paga, uno stipendio di 1.500 avrà 111 euro di TFR lordo in più alla retribuzione ordinaria e uno di 2.000 avrà 168 euro in più mesilmente.