L'attenzione dei lavoratori disagiati si sta focalizzando sull'attività del Senato, dopo che alla Camera dei deputati è stato approvata in via definitiva la legge di stabilità 2015. Il dibattito si è concentrato finora su due casi, quello dei lavoratori esodati rimasti scoperti dalla recente salvaguardia (la sesta in ordine di tempo, sin dall'approvazione della legge Fornero nel 2011) e quella sull'abolizione delle penalizzazioni in capo ai lavoratori precoci, che si sono visti in precedenza negare il diritto al pensionamento nonostante avessero accumulato oltre quattro decenni di versamenti sulle spalle.

Ma i problemi legati alle situazioni di disagio insite nella previdenza sembrano tutt'altro che risolti; a chiedere una tutela per la propria situazione vi sono ancora molti lavoratori esodati rimasti tagliati fuori dalla nuova salvaguardia, ma anche lavoratori ATA e insegnanti quota 96, persone che hanno svolto lavori usuranti e più in generale disoccupati che hanno perso il lavoro in età avanzata. Sono proprio quest'ultime le persone a cui Cesare Damiano rivolge un pensiero particolare, visto che di fatto sono troppo avanti con gli anni per potersi reinserire nel mondo produttivo, ed allo stesso tempo risultano troppo giovani per ottenere il pensionamento con i nuovi requisiti di legge.

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Damiano si rivolge al Senato: "Pensioni flessibili"

Stante la situazione, è da registrare l'ennesimo appello dello stesso Damiano ai Senatori che si dovranno occupare del prossimo passaggio parlamentare della legge di stabilità 2015.

Secondo quanto ha affermato, è estremamente importante che si possa arrivare ad una maggiore flessibilizzazione delle opportunità di uscita dal lavoro, soprattutto tenendo conto delle tante situazioni di disagio che si sono venute a creare a causa della crisi economica che attanaglia il nostro Paese ormai da molti anni. "Siamo fiduciosi che verranno affrontati e risolti alcuni nodi che possono qualificare la legge in senso positivo sotto il profilo sociale e del lavoro [...] riteniamo fondamentale che il Governo accolga alcune richieste fondamentali del PD già recepite alla Camera, con un aumento delle risorse destinate agli ammortizzatori".

L'Inps sulla proroga dell'opzione donna: nessuna novità in merito

Nel frattempo, l'Inps è intervenuta con un chiarimento dopo l'articolo apparso sul Corriere della Sera riguardante la proroga dell'opzione donna per un ulteriore anno, così come avevano chiesto i comitati territoriali (che diversamente minacciavano di proseguire la protesta con una pioggia di ricorsi seguendo la via giudiziaria).

L'istituto di previdenza sociale conferma che al momento resta tutto fermo alle regole precedenti, pertanto è valido quanto comunicato con le ultime circolari. L'unica differenza riguarderebbe la possibilità per chi rientra nei termini di presentare regolare domanda anche successivamente alla scadenza del 30/11/2014, ma nulla dovrebbe cambiare in merito a ulteriori aperture.

Resta quindi ancora molto da fare all'interno del comparto della previdenza, tanto che la discussione sul punto in Senato potrebbe farsi presto accesa. Molti lavoratori vorrebbero infatti vedersi concretizzare la proposta di quota 100 fatta in precedenza da Damiano e chiedono che vengano trovate le risorse attraverso tagli attuati sugli sprechi delle risorse pubbliche, come per altro è avvenuto recentemente con le pensioni d'oro. E voi, cosa pensate al riguardo? Fatecelo sapere con un commento nel sito, oppure usate la funzione "segui" per restare aggiornati.