Apprendendo che Renzi ha difeso la Legge Fornero che di fatto tagliava e spostava le date per erogare le Pensioni, mentre grazie alla trasmissione de 'Le Iene' e alla denuncia del giornalista del Corsera Gian Antonio Stella, paladino della lotta ai privilegi della Casta, si provvedeva a mettere un freno alle pensioni d'oro, non si può nascondere la convinzione che ciò che ha fatto il governo sia solo stato uno spostamento dei pagamenti delle pensioni a data da destinarsi. Un'altra spiegazione alle strampalate politiche del sistema pensionistico italiano messe in atto dal 2012 in qua non c'è.

Entro le feste avremo la versione definitiva della Legge di Stabilità.

Il regalo di Natale ai pensionati

La Legge di Stabilità che tornerà in discussione nell'Aula della Commissione Bilancio sarà chiamata ad approvare l'aumento di 9 punti percentuali (dall'11% al 20%) della tassazione sui fondi pensione. Viene poi decurtato di 150 milioni il fondo destinato a finanziare il pensionamento anticipato dei lavori usuranti. Opzione Donna rimane in stand by con l'attesa pronuncia del Ministero del Lavoro chiamato dall'Inps a esprimere un parere circa la possibilità di estendere il regime per tutto il 2015. Se l'orientamento prevalente è quello che espresso dal Senato che esprime forti dubbi sulle coperture riguardanti il bonus di 80 euro, i fondi per la Buona Scuola (già bocciata da Strasburgo) e la possibilità di avviare un settimo provvedimento di salvaguardia per mancanza di coperture reali, è facile prevedere un'altra doccia gelata per gli aspiranti pensionati.

Un bel regalo di Natale, non c'è che dire, complimenti!

E io pago

L'effetto dell'inflazione ha avuto come conseguenza una rivalutazione degli assegni pensionistici per il 2015 di uno striminzito 0,3%. Per i due milioni di pensionati che vivono con € 500,00 al mese vuol dire avere due euro in più. Ma beffa delle beffe, a breve l'Inps pubblicherà una circolare in cui dirà che l'inflazione ha inciso in maniera superiore e questo grande incremento di due euro nei fatti non lo vedranno!

Nel frattempo lo Stato paga circa 12 miliardi di euro per le pensioni dei politici. L'unico motivo di ottimismo ce lo offre una proposta di legge per abolire la legge Mosca del 1974 che disponeva, senza un adeguato versamento di contributi, l'erogazione di questi generosi trattamenti di quiescenza. A presentarla alla Commissione Lavoro della Camera è stato Walter Rizzetto, parlamentare del Movimento Cinque Stelle.