Chi si aspettava grosse novità in Legge di Stabilità non può certo dirsi soddisfatto: molti i nodi rimasti irrisolti per quanto concerne il comparto pensionistico. Vediamo ad oggi, 30/12/2014, il punto della situazione su opzione donna, le nuove proposte di pensione anticipata Quota 60 e le ultime novità sui limiti anagrafici e contributivi richiesti dal 2016.

Opzione donna: pensione anticipata contributiva estesa al 2015?

Per quanto concerne l'opzione donna, ossia la possibilità concessa alle lavoratrici, grazie alla legge Maroni 243/2004, di poter accedere alla pensione anticipata a 57 anni se dipendenti e 58 anni se autonome resta in dubbio per il 2015.

La circolare Inps 35/2012 al momento non è stata cancellata: l'Inps ha solamente fatto presente che accoglierà le domande presentate fino al 31/12/2015 in attesa di ricevere direttive precise dal Ministero del Lavoro. Ad oggi, 30 dicembre 2014, non vi è ancora alcuna certezza su un eventuale proroga dell'opzione donna, ma almeno si apre uno spiraglio per le 6.000 lavoratrici che rischiavano di dover lavorare 9 anni in più se nulla fosse stato fatto. Si confida che il 2015 porti con sé buone nuove per tutte queste lavoratrici che lascerebbero volentieri il loro posto di lavoro ai tanti giovani disoccupati.

Pensione anticipata Quota 60: proposta IdV, utopia o realtà?

Sul tema riforma Pensioni e pensione anticipata proseguono senza interruzione di continuità le discussioni: continuano a giungere all'esecutivo Renzi numerose proposte atte a riformulare il comparto previdenziale al fine di renderlo maggiormente flessibile.

Molti gli esponenti politici che si sono detti favorevoli ad un riassetto del comparto pensionistico e previdenziale. Tra le ultime proposte degne di nota segnaliamo quella di Ignazio Messina, leader di IdV, che ha proposto la pensione anticipata Quota 60 una volta maturati i 35 anni di contributi. Messina riprende il concetto di flessibilità insito nella proposta di Cesare Damiano di pensione anticipata Quota 62 anni, anticipando di due anni la possibilità di lasciare il mercato del lavoro.

Il meccanismo prevederebbe incentivi dai 67 ai 70 anni e penalità decrescenti dai 60 ai 65 anni.

La proposta IdV potrebbe, a vostro avviso, essere presa in considerazione dal premier Renzi o resterà un'utopia? Dai nostri sondaggi emergono pareri molto favorevoli da parte dei lavoratori che ci seguono, per Salvatore A: "Questa sarebbe l'idea giusta per migliorare il sistema pensionistico in Italia", per Ciro dL, "la Quota 60 non solo sarebbe un giusto sistema pensionistico, ma darebbe inoltre la possibilità a milioni di giovani di inserirsi nel mondo del lavoro".

Riforma pensioni 2015: news limiti anagrafici e contributivi

Al momento le uniche cose certe per quanto concerne il comparto pensionistico sono i limiti anagrafici e contributivi che varieranno al rialzo nel 2016: occorreranno infatti 4 mesi in più per poter accedere all'agognata pensione. Il requisito anagrafico tenderà infatti ad aumentare per il meccanismo che dal 2009-2010 impone una relazione tra età pensionistica e aspettativa di vita. Il primo incremento pari a 3 mesi si è verificato il 1/1/2013, il secondo, poichè il 2015 non subirà variazioni, scatterà nel 2016, e sarà pari a 4 mesi.

L'incremento varrà anche per coloro che accederanno alla pensione anticipata che dal 2016 dovranno aver maturato 41 anni e 10 mesi se donne e 42 anni e 10 mesi se uomini.