Prosegue ininterrottamente il dibattito riguardante il comparto pensionistico, molti si chiedono, visto il silenzio continuo di Renzi, quali siano le intenzioni del Governo. Le proposte di riforma che potrebbero, almeno in parte, soddisfare le esigenze dei lavoratori disagiati sono la pensione anticipata a 62 anni e 35 di contributi e la Quota 100 entrambe contenute nel ddl Damiano. Richiesta da molti lavoratori anche la realizzazione della proposta, fatta tra le righe, da Elsa Fornero, nel corso delle sue ultime dichiarazioni rilasciate ad Adnkronos, ossia la possibilità di lasciare il lavoro senza limiti anagrafici, per chi avesse già maturato i 40 anni contributivi, o ancora il prestito Inps (APA o Mini Pensione), su cui Treu è tornato a parlare di recente.

Potrebbero essere dunque queste le novità proposte dal Governo Renzi per il 2015?

Riforma pensioni 2015 o abolizione della Riforma Fornero?

Si accende sempre più anche il dibattito sulla possibile abolizione della legge Fornero, da un lato vi è Matteo Salvini che ne richiede la cancellazione, e resta in attesa del verdetto della Corte Costituzionale per sapere se verrà accettato il suo referendum abrogativo, dall'altro, invece, in difesa della Legge, si schiera apertamente Scelta Civica che vuole tutelare le future Pensioni dei giovani, perché, dice, se si rimettesse mano sulla Riforma Pensioni il sistema pensionistico italiano andrebbe al collasso, sullo sfondo, poi, permangono i sindacati, che continuano a richiedere interventi urgenti sul fronte pensionistico da parte del Governo Renzi.

Pensione anticipata a 62 anni e 35 di contributi, Quota 100, 40 anni di contributi, APA: novità 2015?

I provvedimenti che potrebbero essere ancora approvati dal Governo sono, come dicevamo poc'anzi, la pensione anticipata a 62 anni e 35 anni di contributi, che consentirebbe ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata in un range tra i 62 e i 70 anni d'età maturando penalizzazioni e premi, al più pari all'8% dell'assegno pensionistico, a seconda che il lavoratore decida di uscire prima o dopo i 66 anni attualmente richiesti dalla riforma Fornero.

La Quota 100 consentirebbe, invece, ai lavoratori che sommando età anagrafica e contributiva abbiano raggiunto quota 100 di poter accedere alla pensione anticipata, permettendo dunque diverse possibili combinazioni di uscita dal mercato del lavoro, pensiamo ad esempio a chi ha 62 anni e 38 di contributi, oppure 63 anni e 37 di contributi, e via dicendo.

Per quanto concerne la proposta di Elsa Fornero, al momento sembra quella che più fa discutere i nostri lettori, molti sono i favorevoli, altri ritengono comunque che 40 anni di contributi siano troppi, seppur concordi con la pensione anticipata senza limiti d'età. Giovanbattista F. dice "Per me sono sufficienti 40 anni di contributi per pubblici e privati, un giusto premio per chi ha dato tanto e permetterebbe di liberare posti di lavoro per i giovani. Il governo deve far presto". Sonia P si dice, in parte contraria, "40 contributivi sono tantissimi ..e non risolverebbero i problemi a molti...perché non poter andare dai 62 in poi anche rinunciando ad una percentuale sulla pensione....permetteteci di vivere".

La pensione anticipata con prestito Inps (Mini pensione o APA) permetterebbe, invece, al lavoratore prossimo al pensionamento, di ottenere la pensione da subito contraendo un prestito con l'Inps, che andrebbe poi reso una volta raggiunto l'assegno finale. Voi quale soluzione preferireste?