Non si placano le discussioni intorno alla Legge di Stabilità e ai nodi critici del comparto previdenziale ancora non sanati, vivo più che mai anche il dibattito intorno alle pensione anticipata. Restano ancora possibili le soluzioni proposte da Damiano?
Pensione anticipata, Damiano: Quota 62 e Quota 100
Per quanto concerne il tema della pensione anticipata nulla è stato fatto in Legge di Stabilità, ma i lavoratori erano stati avvertiti da Poletti che aveva precisato, nelle sue ultime dichiarazioni, che all'interno della Legge di Stabilità non vi sarebbero state misure imminenti riguardanti la flessibilità perché era necessario prima reperire le risorse.
Lo stesso Poletti aveva però, altresì, rassicurato i lavoratori facendo presente che la questione pensione anticipata è già nell'agenda del Governo e si sta discutendo anche sulle possibili forme, al vaglio sembrerebbero restare le proposte di Damiano che rispecchierebbero a pieno il concetto di flessibilità in uscita.
La Quota 62 con 35 anni di contributi consentirebbe, infatti, ai lavoratori di accedere alla pensione in un range anagrafico tra i 62 e i 70 anni attraverso un sistema di premi e penalizzazioni a seconda se si lasci il lavoro prima o dopo i 66 anni, attualmente richiesti. La Quota 100 consentirebbe, invece, a tutti i lavoratori che sommando età anagrafica e retributiva giungano alla soglia 100 di poter accedere alla pensione anticipata.
Poletti ha inoltre detto che sono al vaglio del Governo proposte che permetterebbero di dividere i costi della flessibilità tra lavoratori e Stato, stando così le cose, resta valida anche la Mini pensione o il prestito Inps, ossia la possibilità per il lavoratore di accedere alla pensione anticipata attraverso un prestito Inps da rendere con piccole decurtazioni mensili una volta raggiunto l'assegno pensionistico finale.
Opzione donna, confusione Inps: proroga sì o no?
Per quanto concerne l'opzione donna non è stato purtroppo approvato in Legge di Stabilità l'emendamento Sel che avrebbe permesso alle lavoratrici di accedere alla pensione anticipata ancora per tutto il 2015. La notizia diffusa nei giorni scorsi dal Corriere della Sera di una probabile circolare Inps che avrebbe ripristinato i vecchi termini di scadenza insiti nella Legge 243/2004 è purtroppo stata ufficialmente smentita dall'Inps.
L'istituto di previdenza con il messaggio 9231/2014 del 28 novembre scorso non ha parlato di proroga alcuna, ha solo ribadito che le lavoratrici potranno utilizzare l'opzione donna anche dopo il 2014 ossia anche all'atto di presentazione della domanda di pensione.
Questo però non significa che siano cambiati i termini per maturare i requisiti richiesti.
Dopo la confusione generatasi il Corriere della Sera diffonde nuovamente il contenuto di un'altra circolare Inps la numero 9304 del 2 dicembre 2014 dove vengono forniti nuovi chiarimenti. In sostanza in attesa che l'Inps riceva risposte definitive dal Ministero del Lavoro per quanto concerne la possibilità di rivedere i requisiti dell'opzione donna, si stabilisce che non dovranno essere respinte le domande di accesso alla pensione anticipata donne che verranno presentate anche se i requisiti non sono ancora stati maturati al 30/11/2014, ma dovranno essere al momento accantonate in attesa appunto di una proroga al 31 dicembre 2015. Insomma al momento non si tratta già di una proroga come viene erroneamente detto, ma quanto meno si riapre la possibilità che l'opzione donna non vada in soffitta.