Proseguono le notizie riguardanti la pensione anticipata donne a 57 anni, ma regna ancora molta confusione sulla possibilità o meno che la cosiddetta opzione donna possa venire estesa a tutto il 2015. Cerchiamo, dunque, di fare chiarezza ed il punto della situazione ad oggi; l'emendamento Sel presentato nella Legge di Stabilità è stato bocciato per assenza di coperture finanziarie, il Governo ha dunque detto "no" alla proroga dell'opzione donna, mandando definitivamente in soffitta l'unica attuale via di fuga dalla Riforma Fornero per le lavoratrici.

Le ben 6.000 donne rimaste escluse dalla Legge 243/2004, a causa dell'entrata in vigore della successiva circolare Inps 35/2012 che ha fornito una differente interpretazione alla Legge Maroni, dovranno dunque lavorare 9 anni in più per poter accedere alla pensione.

Opzione donna: l'Inps riaccende o no le speranze sulla proroga?

Il Corriere della Sera aveva nei giorni scorsi fatto riaccendere le speranze in molte lavoratrici, dando notizia di una nuova circolare Inps che avrebbe dovuto al più presto risolvere la questione alla radice, permettendo alle donne di poter accedere alla pensione anticipata ancora per il prossimo anno. Per le lavoratrici sembrava, quindi, riaprirsi la strada per la proroga dell'opzione donna, ossia quel meccanismo che fino al 31/12/2015 avrebbe concesso loro di accedere alla pensione anticipata a 57 anni se dipendenti e 58 anni se autonome optando per l'assegno contributivo.

Nonostante la penalizzazione evidente, si stima una decurtazione all'incirca del 25-30% rispetto ad un assegno calcolato con metodo retributivo, moltissime lavoratrici avrebbero certamente accolto di buon grado la modifica annunciata. Peccato però che sia arrivata la smentita ufficiale, pare infatti che nulla sia cambiato, l'istituto di previdenza con il messaggio 9231/2014 del 28/11/2014 ha semplicemente ribadito che le lavoratrici possano esercitare l'opzione donna anche oltre il mese in cui maturano i requisiti, ossia possano fare domanda di accesso al regime anche nel 2015 all'atto di presentazione della domanda di pensione e dunque anche dopo il 30 novembre 2014, a patto però che i requisiti siano stati maturati per tempo.

Dunque i termini restano invariati 30 novembre 2014 e 31 dicembre per le dipendenti del pubblico impiego.

Pensione anticipata donne: quali soluzioni in programma?

Nulla da fare dunque? Il Ministero del lavoro fa presente che allo stato attuale nulla è cambiato, ma che l'Inps ha comunque chiesto un parere al dicastero per comprendere se vi sia la possibilità di rivedere i requisiti.

Nell'attesa di capire se qualcosa cambierà, sappiamo per certo che il Comitato Opzione donna non si arrenderà, ha già infatti promosso una Class Action collettiva contro l'Inps, se non provvederà al più presto a ristabilire i termini sanciti nella legge 243/2004, stralciando dunque la successiva circolare.

Queste ad oggi le amare novità per quanto concerne la pensione anticipata donne a 57 anni, vi terremo certamente informati sui prossimi sviluppi e sulle eventuali decisioni dell'Inps in merito alla proroga o meno dell'opzione donna.