Nuovo colpo di scena sul capitolo della previdenza in Italia. A pochi giorni dall'inizio del 2015 il Governo Renzi ha risolto finalmente il nodo della Presidenza Inps, nominando l'economista Tito Boeri a capo dell'istituto italiano. Il professore della Bocconi succederà a Tiziano Treu, che aveva a sua volta sostituito il Commissario Vittorio Conti solo tre mesi fa. Con questa nomina l'esecutivo dovrebbe aver dato il via ad un riassetto definitivo nella gestione dell'ente a cui fanno capo le Pensioni pubbliche, ma molti sperano che con Boeri si possa anche arrivare ad una soluzione definitiva delle tante situazioni di disagio che si sono create con la riforma della legge Fornero.

Il nuovo Presidente Inps ha già commentato in passato la riforma pensionistica del 2011 con toni severi, mettendone in luce i punti di debolezza e la rigidità rispetto alla necessità di andare incontro ai desiderata attualmente presenti nel mondo del lavoro.

Pensioni anticipate, la legge di stabilità è legge. Via libera ai precoci fino al 31 dicembre 2017

Con la legge di stabilità 2015 è divenuta legge una prima importante riforma di sblocco del sistema previdenziale per i lavoratori precoci, a cui è stata concessa finalmente la pensione anticipata senza penalizzazioni. A definire la questione è il comma numero uno dell'articolo 115, che permetterà a tutti i precoci maturanti il diritto entro la fine del 2017 di ottenere l'agognata quiescenza.

Per chi resterà fuori da questi requisiti bisognerò attendere un'eventuale proroga, ma nel frattempo quanto fatto è comunque un passo in avanti rispetto alla politica del diniego dei Governi precedenti. Oltre a ciò, nei prossimi mesi potrebbe arrivare anche una manovra di riordino dell'Inps utile a flessibilizzare in via definitiva l'uscita dal lavoro, come già chiesto dai precedenti commissari straordinari dell'istituto (Conti e Treu).

Continua lo stallo dell'Inps sull'opzione donna, risposta definitiva arriverà il prossimo anno

Prosegue invece la situazione d'incertezza per le lavoratrici che hanno richiesto il pensionamento anticipato tramite l'opzione donna. Secondo una prima circolare dell'Inps i termini per maturare i requisiti scadrebbero nel 2014, ma dopo le proteste l'istituto ha deciso di continuare a protocollare le nuove domande, in attesa di sapere dal Governo Renzi come finalizzare le pratiche.

Il consiglio per le pensionande resta quindi quello di continuare a presentare le richieste di pensionamento, anche se una parola definitiva sulla vicenda potrà arrivare solo a partire dal prossimo anno.

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