Proseguono senza soluzioni di continuità i dibattiti politici e pubblici intorno al tema pensione anticipata e comparto previdenziale in generale, nonostante le profonde delusioni dei lavoratori derivanti dalle poche modifiche insite nella Legge di Stabilità, buone nuove paiono emergere almeno per i lavoratori precoci ed i lavori usuranti.

Pensioni precoci e usuranti: ok emendamento, pensione anticipata piena fino al 2017

Di cosa si tratta? Per quanto concerne le Pensioni precoci ed usuranti vi sono novità interessanti derivanti dall'approvazione dell'emendamento a firma Gnecchi-Damiano che ha consentito l'eliminazione delle penalizzazioni per precoci ed usuranti dal 1 gennaio 2015 fino al 31/12/2017.

Un arco temporale ristretto ma quantomeno un passo avanti per molti lavoratori che erano stati fortemente penalizzati dalla riforma Monti-Fornero del 2011. Grazie all'emendamento, i lavoratori che andranno in pensione anticipata prima dei 62 anni d'età avendo già maturato i requisiti contributivi stabiliti dall'attuale Riforma Fornero, ossia 42 anni e 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne, non subiranno alcuna decurtazione sull'assegno pensionistico finale.

Per l'onorevole Gnecchi l'approvazione dell'emendamento era quasi un atto dovuto per questa particolare categoria di lavoratori già considerata meritevole di tutela da parte dello Stato, ma poi paradossalmente penalizzati all'atto di richiedere l'assegno pensionistico finale.

La Riforma Fornero infatti aveva posto delle penalizzazioni, che seppur minime, venivano vissute come una vera e propria ingiustizia specie dai lavoratori precoci, da coloro che hanno sempre svolto mansioni usuranti e da coloro che hanno lavorato addirittura a contatto con l'amianto.

Vittoria dunque per le pensioni precoci ed usuranti, la pensione anticipata sarà piena a tutti gli effetti, tutti i lavoratori che avranno già maturato i requisiti contributivi sopra menzionati potranno accedere indipendentemente dalla loro età anagrafica alla pensione anticipata e percepire una quiescenza piena.

Sono stati ripristinati i requisiti pre-riforma Fornero, l'emendamento ha dunque abolito la riduzione della quota retributiva di pensione pari a l'1% rispetto ai primi due anni mancanti a 62 anni di età e del 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni.

Pensioni precoci e usuranti, senza penalizzazione: prima di una lunga serie di modifiche alla Riforma Fornero?

Primo passo in avanti del Governo Renzi verso quella flessibilità tanto richiesta o solo necessità di sanare dove possibile le polemiche scaturite a fronte del nulla di fatto, fino ad oggi, sul comparto previdenziale?

Tanti i lavoratori indignati, stando ai commenti scritti sotto ai nostri articoli, e ancora in attesa di risposte concrete da parte del Governo, pensiamo: ai Quota 96 della scuola, alla lavoratrici donne che attendono conferme dall'Inps e al momento vedono l'opzione donna in standby, a coloro che sono senza reddito e senza pensione. Tutti lavoratori esausti di attendere ancora e fiduciosi che al più presto venga emanata una Riforma Pensioni 2015 con lo scopo di sanare gran parte dei "danni" generati dalla Riforma Fornero o che la stessa venga definitivamente abolita grazie al referendum abrogativo richiesto da Salvini, che ricordiamo essere in attesa della decisione della Corte Costituzionale.