È notizia di qualche giorno fa la nomina di Tito Boeri a Presidente dell'Istituto Nazionale della Peevidenza Sociale. L'economista, 56 anni, si è laureato alla Bocconi di Milano dove, al momento, svolge l'incarico di professore. Tra i vari incarichi anche quello di consulente del FMI (Fondo Monetario Internazionale) e della Commissione Europea. Per l'Inps il 2014 è stato molto movimentato. Infatti, ci sono stati 3 cambi: Vittorio Conti al posto di Antonio Mastrapasqua, ad ottobre Tiziano Treu ha preso il posto di Vittorio Conti, ed ora Tito Boeri è il nuovo Presidente dell'Inps.

Vediamo quali sono le iniziative che Boeri potrebbe mettere in pratica con l'inizio del nuovo anno. È sicuramente favorevole al calcolo contributivo per gli assegni pensionistici per i lavoratori ancora in servizio; vorrebbe applicare il cosiddetto contributo di equità per equilibrare le Pensioni più alte; una sua idea è quella di istituire la busta arancione, un modo per conoscere quale sarà l'assegno pensionistico dei lavoratori considerando il curriculum dello stesso e la posizione in quel momento ricoperta.

Dovrebbe essere rivista, nei prossimi mesi, la questione relativa all'uscita dal lavoro per tutti i lavoratori creando un sistema flessibile modificando, ovviamente, la legge Fornero. Potrebbe essere inserito con un'apposita normativa il ponte previdenziale, già proposto dal ministro Giuliano Poletti, che possa permettere ai disoccupati over 50 di ritirarsi dalle attività lavorative allo scopo di favorire il ricambio generazionale. Infine, potrebbe tornare in auge la cosiddetta Quota 100, somma data dall'età anagrafica e l'età di contribuzione del lavoratore stesso. Discorso a parte per i Quota 96 per i quali è necessaria una soluzione che gli possa permettere di andare in pensione considerando, ovviamente, il grande dispendio economico per lo Stato derivante dall'applicazione di una norma ad hoc per i lavoratori del comparto scuola.

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