Si discute ormai da tempo sul complesso tema della Riforma Pensioni e il governo Renzi pare essersi messo al lavoro per eliminare alcuni squilibri prodotti dalla Legge Fornero. I lavoratori precoci, grazie all'approvazione nella Legge di Stabilità dell'emendamento Gnecchi-Damiano, hanno ottenuto un parziale favorevole che consente loro di godere del prepensionamento senza penalizzazioni e indipendentemente dal raggiungimento dell'età anagrafica di 62 anni. Pensione anticipata nel 2015 anche per le donne con 35 anni di contributi e 57 anni e tre mesi di età: l'Opzione Donna, ha fatto sapere l'Inps, continuerà ad essere praticabile sebbene si faccia ricorso al metodo contributivo per il calcolo dell'assegno e non a quello retributivo, come auspicato da diversi ambienti.

Nelle ultime giornata ha preso piede nuovamente l'idea di pensare a un prestito INPS per alcune categorie di lavoratori: una sorta di mini pensione che l'Istituto di Previdenza corrisponderebbe, secondo le ultime news, a chi è a pochi anni dal tanto atteso termine per lasciare il lavoro. Prende quota, poi, l'ipotesi della busta arancione con l'estratto conto dei propri contributi

Pensioni lavoratori precoci, prepensionamento: addio Riforma Pensioni Fornero?

Come abbiamo avuto modo di dire negli scorsi giorni, la decisione di eliminare le penalizzazioni previste dalla Legge Fornero ha fornito un assist importante per il prepensionamento dei lavoratori precoci con età inferiore a 62 anni e con 42 anni e sei mesi di contributi versati (un anno in meno per le donne).

La finestra dovrebbe rimanere aperta per i prossimi due anni ma si lavora a prevedere misure che in qualche modo riescano a stabilizzare la situazione per il futuro. Bisogna attendere, sotto questo punto di vista, e continuare a sperare.

Ultime notizie Riforma Pensioni: prestito INPS, mini pensione, busta arancione

L'idea era già stata vagliata dal governo Letta: l'INPS concederebbe una sorta di prestito ai lavoratori a cui mancano 2-3 anni per avere i requisiti pensionistici.

Una volta andati in pensione, questi restituirebbero a piccole rate la somma ricevuta. Si tratta di una vera e propria mini pensione il cui importo dovrebbe oscillare dalle 600 alle 700 euro. Non tanto, considerando inoltre il già magro versamento mensile che ricevono gli italiani che, fra l'altro, crescerà di pochissimo l'anno prossimo.

Si parla, infine, anche di busta arancione: con questa iniziativa verrebbe istituita la possibilità di ricevere per posta o online l'estratto conto della propria situazione contributiva unitamente alla simulazione dell'assegno che si andrà a ricevere in futuro.