Prosegue senza sosta il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e prepensionamento. Le proposte di riassetto di uno degli istituti previdenziali più adottati di sempre continuano a fioccare e pur nella loro specificità quasi tutte presentano la medesima filosofia di fondo: l'idea è infatti quella di flessbilizzare l'uscita dall'impiego implementando dei requisiti di accesso alla pensione anticipata 2015 che risultino meno rigidi e più sfumati. La proposta 'principe' al governo Renzi rimane quella targata Cesare Damiano, che spinge da sempre per una pensione anticipata 2015 fissata ad un minimo di 62 anni di età più 35 di contributi: l'ipotesi Damiano prevede delle leve premiali per chi decide di rimanere a lavoro oltre i 66 anni e all'opposto dei disincentivi per chi si ferma prima, con l'abbandono dell'impiego una volta raggiunti i 64 anni di età ad essere configurato come la cosiddetta soglia zero (a quel punto non toccherebbero né incentivi né disincentivi).
L'alternativa rimane Quota 100, con il solito Damiano in prima fila: in questo caso la pensione anticipata 2015 sarebbe accessibile a chi maturi Quota 100 come somma tra età anagrafica e età contributiva, una proposta questa che concedendo ai lavoratori maggiore libertà di scelta su quando accedere al pensionamento ben si sposerebbe con l'ideale di una maggiore flessibilità in uscita. Fin qui il contesto di riferimento, ma nei giorni scorsi l'Idv di Ignazio Messina ha ufficializzato una nuova proposta che a breve verrà presentata al governo Renzi.
Pensione anticipata 2015 a 62 anni, flessibilità e Quota 100: Renzi e Damiano al lavoro, l'Idv di Messina propone un piano bis
L'idea di configurare una pensione anticipata 2015 più flessibile e meno rigida è nell'aria da tempo - lo stesso Renzi, più volte incalzato da Damiano, ha sottolineato che il governo lavorerà in questa direzione -, ecco che l'Idv ha deciso di seguire la medesima linea di fondo dando però un respiro più ampio alla propria proposta: 'Bisogna introdurre una flessibilità in uscita che preveda, tra i 60 ed i 70 anni, la libertà di scegliere quando andare in pensione con 35 anni di contributi versati, con penalità decrescenti tra i 60 e i 65 anni ed incentivi fino ai 70' ha dichiarato il Segretario Ignazio Messina parlando di pensione anticipata 2015, flessibilità in uscita e previdenza. Condivisibili o meno, tutte le proposte devono confrontarsi con il problema delle coperture economiche, ma anche in questo caso Messina si è detto convinto di avere in mano la soluzione giusta: 'Per rimediare le coperture abbiamo avanzato la possibilità di una patrimoniale sui grandi patrimoni sopra i 5milioni di euro al netto della prima casa, per tre anni, con un ricavo di 10mld di euro l'anno ed un tetto alle Pensioni d'oro di oltre i 5mila euro netti'. 'La misura - ha proseguito il leader dell'Idv - servirebbe a recuperare 15mld di euro l'anno. In questo modo si darebbe lavoro ai giovani e si aiutano anche le imprese' ha chiosato Messina. La parola adesso passa al Premier Renzi, che prima di vagliare le varie ipotesi attende di sapere che cosa deciderà la Corte Costituzionale in merito all'ammissibilità del referendum pro abrogazione della Legge Fornero: in caso di esito positivo si andrà alle urne in primavera, con il responso del quesito referendario che a quel punto sarebbe già scritto. Il giudizio della Consulta è atteso per la serata di oggi, vi terremo senz'altro informati. Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.