Torniamo a parlare di sistema previdenziale per aggiornare i nostri affezionati lettori su di un punto che non riguarda la delicata situazione dei pensionandi, ma piuttosto coloro che stanno effettuando i versamenti contributivi utili per poter ottenere il pensionamento in futuro. Ci riferiamo ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps attraverso la titolarità di una partita IVA, persone che nel corso degli ultimi anni si sono visti crescere costantemente la percentuale di contribuzione nonostante il calcolo contributivo e regole molto rigide per il conteggio dei versamenti.
Purtroppo in molti descrivono una situazione al limite della sopportabilità, perché oggi il livello d'imposizione dell'Inps ha superato orma la soglia del 30% (arrivando per la precisione al 30,72%), mentre entro i prossimi anni si raggiungerà addirittura il livello del 33%. Ma non finisce qui, perché per alcuni giovani il 2015 ha portato un nuovo regime forfettario, coinciso con l'aumento dell'aliquota sostitutiva dell'Irpef che in precedenza si fermava al 5% e che ora è triplicata al 15%, mentre per i lavoratori intellettuali il limite di fatturato per beneficiare delle agevolazioni si è dimezzata ai 15.000 € annui.
Governo pronto a nuovi provvedimenti per i giovani lavoratori, ma dal Parlamento arriva la richiesta di una misura strutturale
Stante la situazione, risulta evidente come sia necessario arrivare ad un intervento urgente di calmieramento, perlomeno a favore dei lavoratori più giovani.
Tra i fautori di un provvedimento immediato vi è il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha depositato un emendamento al decreto milleproroghe con l'obiettivo di riportare fin da subito il peso della contribuzione Inps al 27%. Riguardo poi ai meccanismi di funzionamento della gestione separata, lo stesso Damiano auspica che in futuro il peso dei contributi possa essere equiparato a quello sostenuto dai lavoratori dipendenti, ovvero alla soglia del 24%.
Ma per poter realizzare davvero delle simili misure resta comunque da capire in che modo saranno trovate le coperture finanziarie, anche perché la difficile situazione dei conti pubblici permette solo degli interventi sulla previdenza effettuati a "parità di bilancio".
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