Dopo la richiesta di creare una piattaforma unificata per la discussione della riforma previdenziale, arriva finalmente l'incontro tra Governo Renzi e sindacati. Proprio in queste ore i principali rappresentanti dei lavoratori si stanno vedendo con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per discutere insieme le linee programmatiche circa la flessibilizzazione dell'accesso alla pensione. Il dibattito prende forma in seguito alla decisione d'inammissibilità della Consulta per quanto concerne il Referendum abrogativo della Legge Fornero proposto dalla Lega Nord.

I sindacati, che avevano appoggiato l'idea della consultazione popolare, si sono immediatamente schierati a favore di un intervento riparativo, affinché il consenso raccolto attorno al referendum non fosse ancora una volta disperso.

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Che sia arrivata ormai l'ora del redde rationem deve essere apparso chiaro anche allo stesso Ministro Giuliano Poletti, che negli scorsi giorni ha parlato di rischio sociale e di un nuovo strumento normativo di flessibilità nell'accesso alla previdenza. Allo studio del Governo Renzi vi sarebbero molteplici ipotesi di pensionamento anticipato. Dal prestito pensionistico alla quota 100, fino al contributivo puro.

Sarà probabilmente proprio questo punto ad essere oggetto delle discussioni più accese con i sindacati, visto che l'idea di riordinare il sistema previdenziale attraverso il ricalcolo contributivo deve essere applicata secondo molti sindacalisti senza arrivare ad una penalizzazione dei lavoratori che stanno sperimentando ormai da anni una situazione di disagio.

Il problema resta dunque la "quadra" dei conti pubblici, visto che la sostenibilità dell'Inps è stata finora ottenuta a discapito di una larga fascia di lavoratori in età avanzata, oltre che dei giovani che si sono trovati senza la possibilità di accedere al primo impiego. Non è un caso negli anni successivi all'approvazione della legge Fornero la disoccupazione giovanile si è impennata, fino a toccare la percentuale record del 44% nel mese di novembre 2014.

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