Con la giornata di oggi si sono chiusi i termini di presentazione delle domande per poter usufruire della sesta salvaguardia parlamentare dedicata ai lavoratori esodati. Stiamo parlando di coloro che sono rimasti bloccati in una sorta di limbo, dopo aver firmato dei patti di fuoriuscita con i propri datori di lavoro nel lontano 2011. Con l'approvazione della Riforma Fornero si sono infatti innalzati i requisiti di accesso al pensionamento, di conseguenza circa 180.000 lavoratori si sono trovati di colpo senza reddito da lavoro e al contempo senza poter usufruire delle tutele dell'Inps.
Per venire incontro ai disagi di queste persone, il Parlamento ha previsto nel tempo una serie di salvaguardie, l'ultima delle quali risale alla legge 147/2014. I termini per le presentazioni delle domande si sono chiusi nella giornata di oggi, pertanto a breve comincerà il conteggio effettivo dei destinatari da parte dell'Inps. Questo monitoraggio sarà inoltre propedeutico anche all'arrivo di nuove misure di prepensionamento, utili a proteggere coloro che non sono potuti rientrare all'interno del provvedimento. Si pensi ad esempio al caso dei lavoratori rimasti disoccupati in età avanzata (spesso sono stati conteggiati come esodati) che risultano troppo anziani per reinserirsi nel mercato del lavoro e troppo giovani per poter ottenere la quiescenza.
Damiano, dopo quota 100 arriva nuova proposta: pensione anticipata con 41 anni di versamenti
Torna alla ribalta il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano: dopo essere stato promotore di Quota 100 (un'idea di prepensionamento che ha ottenuto larga approvazione tra i lavoratori disagiati), è stato nuovamente protagonista di una proposta di riforma pensata per flessibilizzare l'uscita dal lavoro.
Si tratta del pensionamento senza limiti anagrafici con 41 anni di contribuzione, ma in alternativa vi sarebbe anche il progetto di concedere la pensione anticipata a chi ha già maturato almeno 35 anni di contribuzione e 62 anni di età. Il documento sarebbe già stato spedito all'attenzione dell'esecutivo e coinciderebbe con una nuova apertura alla flessibilizzazione dell'Inps arrivata attraverso le parole del consigliere economico Gutgeld, intervistato recentemente sul Corriere della Sera.
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