Con l'inizio del nuovo la politica è tornata a discutere sul tema della previdenza, dopo che il 2014 si è concluso con l'arrivo di numerosi provvedimenti sul campo, tra cui spicca l'approvazione in extremis della sanatoria dedicata ai lavoratori precoci. Resta il fatto che sono ancora molte le situazioni di grave disagio o difficoltà da tutelare, tanto che un nuovo intervento regolatore viene dato per scontato nei prossimi mesi. A fare pressione sul Governo Renzi vi è inoltre il referendum abrogativo sulla legge Fornero, che riceverà un giudizio definitivo di fattibilità da parte della corte costituzionale entro la metà di questo gennaio e che potrebbe portare ad un'ulteriore accelerazione verso una nuova riforma strutturale dell'attuale sistema di uscita dal lavoro.
Partito Democratico, interviene nuovamente il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano
Sull'estrema rigidità degli attuali meccanismi di accesso all'Inps (che si sono prodotti con la legge Fornero del 2011) sono ormai convinti molti membri del partito democratico, oltre che gli attori della politica che si sono occupati del delicato tema della previdenza fino ad ora. Tra questi, un ruolo importante l'ha sicuramente svolto l'On. Cesare Damiano, che ha chiesto più volte a Governo e Inps di trovare un accordo per arrivare ad un nuovo sistema di pensionamento anticipato. Nonostante i numerosi tentativi precedenti, purtroppo la situazione si è finora sbloccata solo per poche situazioni specifiche ed estemporanee (come gli esodati oggetto di salvaguardia e i già citati lavoratori precoci), anche se i passi in avanti compiuti dell'Esecutivo e dal Parlamento rispetto al Governo Monti sono stati comunque rimarcabili.
Arriva la nuova proposta di pensionamento anticipato di Damiano
Per cercare di arrivare ad una soluzione definitiva Damiano ha appena firmato una nuova proposta di legge, che vorrebbe offrire l'uscita dal lavoro a tutti coloro che hanno già acquisito 35 anni di contribuzione con 62 anni di età, oppure in via generalizzata a tutti i lavoratori che hanno accumulato almeno 41 anni di versamenti.
Un simile sistema potrebbe divenire facilmente sostenibile attraverso il ricalcolo contributivo, un'eventualità considerata come il male minore da molti pensionandi e soggetti rimasti disoccupati in età avanzata. E voi, cosa pensate al riguardo di questa ennesima proposta? Come sempre, vi invitiamo a farci sapere la vostra opinione con un commento, oppure a cliccare sul comodo pulsante "segui" per ricevere tutti i nuovi aggiornamenti sul sistema previdenziale e sulle Pensioni anticipate.