Continua a tenere banco il tema della riforma pensioni 2015, si attendono novità importanti dal governo Renzi e dall’Inps soprattutto in tema di pensione anticipata. Flessibilità è la parola d’ordineripetuta a più riprese dei vari attori della scena politica ed economicaitaliana: è per questo che la decisione della Corte Costituzionale di domanisul referendum abrogativo della LeggeFornero sarà un passaggio fondamentale. Sul tavolo, dunque, restano levarie proposte di cui abbiamo raccontato nelle scorse settimane: quota 100, prestito pensionistico, pensioneflessibile.

Le donne, inoltre,attendono notizie per la proroga dell’OpzioneDonna: la strada verso l’uscita anticipata sembra che stia per sbarrarsi. L’INPSha passato la palla al governo che, in tempi brevi, dovrebbe pronunciarsi: leindiscrezioni non paiono essere positive e pare si vada verso la fine delregime sperimentale introdotto nel 2004.

Riforma PensioniINPS, novità oggi 19 gennaio 2015: quota 100, proroga Opzione Donna

La proposta della quota100 di Cesare Damiano si avvicina alle “vecchie” quote della pensione di anzianità, sostituita daquella anticipata con la riforma Pensioni Fornero. Sul punto sipuò osservare che, ne caso in cui si andasse al voto per il referendum, paradossalmente la viaindicata da Damiano potrebbe tornare di moda perché rappresenterebbe una sortadi compromesso fra il vecchio, da molti rimpianto, e il nuovo, oggetto dicontestazioni e dolori.

Il governo Renzi,infatti, pare essere orientato su altre soluzioni come ad esempio il prestito pensionistico. Fra queste non pare esserci la proroga dell’Opzione Donna, chepotrebbe essere “sostituita” da qualche altra forma di flessibilità.

Riforma Pensioni INPS2015: poche novità, tante preoccupazioni

L’ansia di tanti lavoratori è quella di dover continuare a lavorare ancora per moltotempo.

Il punto è che le riforme degli ultimi anni hanno adeguato lamateria pensionistica all’aspettativa di vita che, come è noto, tende acrescere. Qualunque siano le manovre che saranno fatte, difficilmente sitornerà all’impianto precedente perché manca la materia prima: la copertura finanziaria. Ciò non deveesentare i pensionandi dalla protesta, per molte categorie del tutto legittima:trovare un compromesso, pertanto, urge soprattutto per la tenuta del tessutosociale e per una pace generazionale che si sta guastando pericolosamente.