Con l'inizio del nuovo anno sono arrivate molte novità in campo previdenziale, a partire dai lavoratori esodati e precoci. Altre interessanti news potrebbero giungere addirittura nell'arco delle prossime ore, quando si conoscerà la decisione della Consulta sull'ammissibilità del Referendum abrogativo della legge Fornero, proposto dalla Lega Nord. Diventa quindi evidente la necessità di raccogliere le idee e di fermarsi per fare il punto della situazione: scopriamo insieme le news più interessanti.

Lavoratori esodati e precoci, le misure di fine 2014 e i requisiti di accesso alle salvaguardie 

Nella parte finale del 2014 sono arrivate alcune misure a protezione dei lavoratori disagiati, che meritano di essere indagate con attenzione.

Partiamo dalla sesta salvaguardia parlamentare destinata ai lavoratori esodati, ovvero a coloro che nel 2011 si sono ritrovati improvvisamente senza reddito da lavoro e al contempo senza possibilità di accedere alla quiescenza. Secondo l'Inps tutti i lavoratori in questione sono stati salvaguardati, ma i comitati degli esodati ritengono che manchino dal computo ancora decine di migliaia di lavoratori. Purtroppo il nostro istituto di previdenza li ritiene tecnicamente dei disoccupati in età avanzata, perciò sembra difficile possa arrivare una settima salvaguardia. Riguardo i lavoratori precoci è invece arrivata una nuova sanatoria, che prevede la possibilità di quiescenza anticipata senza penalizzazioni per tutti coloro che matureranno i requisiti entro il 2017, ovvero i 42 anni e mezzo di versamenti (1 anno in meno per le donne).

Ricordiamo però che a partire dal 1 gennaio 2016 diventano 42 anni e 10 mesi (a causa dell'adeguamento alle aspettative di vita).

Pensione anticipata con opzione donna e Quota 96: resta ancora la situazione di stallo

Resta ancora in attesa di una soluzione la difficile situazione dei lavoratori Quota 96 della scuola, rimasti improvvisamente bloccati tra i banchi di scuola a causa di una svista contenuta nella legge Fornero.

Il momento è difficile perché l'esecutivo vorrebbe utilizzare la riforma dell'istruzione chiamata #labuonascuola per demansionare gli insegnanti, in attesa che questi raggiungano i nuovi requisiti di pensionamento, mentre i diretti interessati chiedono un nuovo conteggio della platea ed un intervento sanatorio definitivo sulla questione.

Altrettanto tesa resta la situazione delle lavoratrici con opzione donna; l'Inps sta proseguendo ad accettare e protocollare le loro domande di pensionamento, ma si resta ancora una volta in attesa del parere definitivo da parte del Governo Renzi. Sulla questione i tecnici si sarebbero già espressi in modo sfavorevole a causa delle difficoltà nel reperire le coperture, pertanto è difficile prevedere quale sarà l'esito finale. 

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