Prime schiarite in vista per i lavoratori autonomi in possesso di partita Iva, chiamati quest'anno a fare i conti un Regime dei Minimi 2015 più che deleterio; stando a quanto dichiarato dal viceministro dell'Economia e delle Finanze Luigi Casero il governo Renzi provvederà di certo ad approvare un provvedimento correttivo, una manovra pensata anche e soprattutto perché 'è a rischio il rapporto stesso coi cittadini'. Dopo le dichiarazioni di Renzi, che ha parlato di clamoroso autogol del governo, e del ministro Poletti, che ha addirittura paventato un possibile errore nella norma che statuisce l'inasprimento delle aliquote per gli iscritti alla gestione separata dell'INPS, pare che non vi siano più dubbi: il Regime dei Minimi 2015 per Partite Iva verrà modificato.

Gli interrogativi semmai sono altri: come verrà riformato il dispositivo normativo? Quando si procederà con la modifica? In merito al primo quesito in realtà la situazione appare piuttosto delineata: al riguardo rileva una proposta già presentata da Scelta Civica che ha agganciato al Milleproroghe un emendamento che statuisce una proroga del vecchio regime fino a tutto il 2015. E' molto importante focalizzarsi su questo punto: in se e per se il Regime dei Minimi 2015 non verrà modificato, si dovrebbe procedere solo con un ripristino della vecchia impostazione (imposta al 5% con soglia reddituale di accesso fissata a 30mila euro annui), a quel punto saranno gli autonomi a decidere quale dei due regimi sfruttare.

Per quanto riguarda il secondo quesito invece, bisognerà attendere il CdM del 20 febbraio prossimo, all'interno del quale si dovrebbe decidere di dar corso ad un intervento sul Regime dei Minimi 2015 tramite la delega fiscale.

Regime dei Minimi 2015 per Partite Iva, delega fiscale e CdM: aliquota al 5% per altri 12 mesi - Pochi dubbi sulla manovra, più dilatati i tempi

'Il Governo punta ad approvare in tempi ridotti e certi i decreti attuativi della delega per la riforma fiscale […] Un'eventuale proroga della scadenza arriverà solo dopo la presentazione nel Consiglio dei Ministri del 20 febbraio prossimo dei decreti attuativi. La delega, infatti, scade il 27 di marzo e questo tempo servirà a capire come meglio procedere': queste le parole con le quali il viceministro dell'Economia e delle Finanze Luigi Casero ha tracciato l'iter di riforma del Regime dei Minimi 2015 per Partite Iva. Discussione del provvedimento all'interno del CdM di febbraio dunque e successiva attuazione mediante la delega fiscale. Casero ha parlato di un lasso di tempo che sarà utilizzato dal governo 'per capire come meglio procedere', anche se in realtà i giochi sembrano fatti. L'idea forte è quella di concedere una proroga del vecchio regime a tutto il 2015 per due ordini di considerazioni: dare più tempo al governo Renzi per capire quali elementi sfumare (l'attuale normativa è troppo penalizzante) e consentire agli autonomi di respirare una boccata d'aria fresca, dato che per un altro anno ancora sarà possibile sfruttare il vecchio regime. I più grandi problemi si riscontrano dunque nell'immediato; su Twitter è partito l'hashtag #malusrenzi che sta catalizzando tutte le proteste dei lavoratori autonomi, gente che ad oggi non sa se addebitare o meno l'Iva ai propri clienti. Qualcuno ci ha addirittura scritto chiedendo se sia più opportuno aspettare il compimento dell'iter di riforma prima di emettere fattura, con ciò contribuendo a rendere l'idea del caos che si è venuto a creare. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.