Proseguono le discussioni sul comparto previdenziale, si discute animosamente su riforma Pensioni 2015 e sull'aumento dell'età pensionabile previsto dal decreto MEF, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30/12/2014, che prevede appunto l'allontanamento della pensione di 4 mesi. Chi andrà in pensione nel 2015/2016 dovrà lavorare 4 mensilità in più, si adeguano così i requisiti di accesso alla pensione anticipata, passando da 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini a 41 anni e 10 mesi per le prime e 42 anni e 10 mesi per i lavoratori di sesso maschile.

Riforma pensione ed età pensionabile: Maria Luisa Gnecchi dice stop all'aumento di 4 mesi

Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, non è però restata a guardare, anzi ha subito presentato un'interrogazione parlamentare, ove ha richiesto al Governo Renzi di rivedere la manovra al fine di tener conto dei fattori che possono modificare al ribasso l'aspettativa di vita degli individui, il lavoro usurante e le mansioni svolte nell'arco della propria vita possono incidere, infatti, sulla speranza di vita. Secondo l'onorevole Gnecchi sarebbe dunque auspicabile dare corso a degli approfondimenti atti ad individuare un criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita che tenga conto di questi importanti e molteplici fattori, troppo spesso ignorati.

Riforma pensioni ed età pensionabile: dal 2016, forse, per precoci ed usuranti non cambierà nulla?

Nonostante le diatribe e le polemiche alimentatesi degli ultimi giorni dopo l'ok al decreto MEF, le novità che giungono sono comunque positive, infatti il Governo Renzi si è detto favorevole, con la collaborazione del neo presidente Inps Boeri, a rivedere e diversificare il criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita per il 2016 tenendo conto delle specifiche caratteristiche dell'attività lavorativa;un passo in avanti, ha detto l'onorevole Gnecchi contenta e fiduciosa della volontà dell'esecutivo.

Stando alle parole pronunciate da Massimo Cassano, sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha risposto all'interrogazione parlamentare di Maria Luisa Gnecchi, le intenzioni del governo sembrerebbero quelle di salvaguardare in primis i precoci e gli usuranti, al fine comunque di tutelare i lavoratori maggiormente disagiati tenendo sempre ben a mente le coperture finanziarie.

Si tratterà dunque di un decreto, ha spiegato l'esponente del Governo Renzi in commissione Lavoro a Montecitorio, "redatto in ossequio alle disposizioni normative in materia e secondo una logica tesa al mantenimento della sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico".

Dunque, verrà emanata una Riforma pensioni in grado di tutelate almeno i precoci e gli usuranti dall'aumento dei 4 mesi? Dopo lo stop alle penalizzazioni per chi andrà in pensione prima dei 62 anni avendo maturato i contributi richiesti, l'onorevole Gnecchi otterrà anche lo stop all'incremento dei 4 mesi? Vi terremo certamente aggiornati sulle prossime mosse del Governo Renzi e voi dal canto vostro continuate, se interessati, a seguirci cliccando il tasto "Segui" vicino al nome dell'autore.