"Siamo totalmente d'accordo col ministro del Lavoro Giuliano Poletti" che "ha affermato che se non si introduce uno strumento di flessibilità nel sistema pensionistico rischiamo di avere un problema sociale". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, esponente della minoranza del Pd, già primo firmatario di un disegno di legge che prevede l'introduzione di nuove modalità di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata, commentando le nuove dichiarazioni del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di riforma previdenziale.



Pensioni, Damiano d'accordo con Poletti: correggere riforma Fornero, serve più flessibilità

La minoranza del Partito democratico è d'accordo "anche perché - ha sottolineato Damiano - è da tempo che chiediamo un intervento significativo e strutturale di correzione della riforma Fornero". L'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi, punto di riferimento per la sinistra su lavoro e Pensioni, ha ricordato che le "nostre proposte "sono già state tradotte in ddl del Pd. La proposta principale - ha ribadito Damiano - prevede di consentire, a chi ha versato 35 anni di contributi, di accedere alla pensione a partire dai 62 anni con una penalizzazione massima - ha spiegato il parlamentare dem - dell'8%.

A questa soluzione - ha proseguito - vogliamo aggiungere quella di Quota 100 e ricordare al l'esigenza di risolvere l'annosa questione dell'Opzione donna, evitando ulteriori rimpalli di responsabilità - ha concluso il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - tra l'Inps e la Ragioneria dello Stato".

Riforma pensioni, Polverini: finalmente anche Poletti si è accorto del dramma sociale

"Meglio tardi che mai", ha dichiarato in una nota stampa la parlamentare di Forza Italia Renata Polverini, vice presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, commentando le dichiarazioni di Poletti sulla riforma pensioni 2015.

"Finalmente anche il ministro Poletti - ha aggiunto la deputata ex sindacalista - si è accorto che sulla questione previdenziale il Governo deve intervenire per correggere tutti i guai prodotti dalla riforma Fornero". "Evidentemente, si è accorto del dramma sociale di coloro che non riescono a raggiungere la pensione restando intrappolati in un lavoro, come gli ormai noti Quota 96 o peggio ancora i cosiddetti esodati.

Al ministro Poletti - ha aggiunto la Polverini - voglio ricordare che alla Camera, in commissione Lavoro, sono stati incardinati all'inizio di questa legislatura provvedimenti a firma di tutti i gruppi parlamentari che risolverebbero - ha sottolineato la parlamentare di Forza Italia - immediatamente e strutturalmente questo grave problema anche reintroducendo meccanismi di flessibilità in uscita".

Ex premier Monti: bene Consulta su referendum, legge Fornero fa risparmiare 80 miliardi

E a difendere la riforma pensioni del 2011, ammettendo comunque che si può migliorare, arriva l'ex premier Mario Monti. Dopo il verdetto della Consulta che ha detto no al referendum contro la riforma pensioni Fornero, "mi sono rallegrato", ha detto il senatore a vita ai microfoni di Sky Tg24. "Si può sempre migliorare tutto, ma in un colpo solo - ha sottolineato Monti - quella riforma ha fatto risparmiare all'Italia 80 miliardi fino al 2020".