Ecco quelle che sono al momento le ultime novità concernenti la riforma delle pensioni di cui si parla da tempo. Molto acceso il dibattito tra le forze politiche riguardante tale argomento. Infatti secondo i bene informati la possibilità di ridurre l'età pensionabile diventa un'ipotesi sempre più probabile ogni giorno che passa. Questo a prescindere dalle sorti del referendum abrogativo della riforma Fornero. La Lega Nord vorrebbe l'abolizione totale della Legge Fornero e dunque è favorevole al referendum abrogativo. In attesa della decisione circa la legittimità del referendum che giorno 20 gennaio verrà dato dalla consulta i vertici della Lega capitanati da Salvini e Calderoli manifestano tutta la loro contrarietà alla legge attuale che dunque secondo loro andrebbe totalmente cancellata.

Per quanto riguarda invece i sindacati le posizioni al momento appaiono molto differenti. Infatti mentre la Cigl si dice favorevole al referendum, la Cisl invece preferirebbe una riforma solo di alcune norme della legge Fornero. Anche la Uil ha posizioni analoghe a quelle della Cisl e invita il governo ad agire rimediando ad eventuali errori della riforma in maniera da non doverla abolire in toto. Nel frattempo l'ex Ministro Cesare Damiano, deputato del Pd, ha rilanciato la proposta relativa alla possibile uscita dal lavoro a 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazioni. Tornado quindi al sistema dell'uscita a quota 100. 

Infine l'attuale ministro del lavoro Poletti ha invece dichiarato che la questione pensioni sarà ampiamente discussa dal Consiglio dei Ministri soprattutto per quello che concerne i requisiti pensionistici che da gennaio 2016 porterebbero ad andare in pensione a 66 anni e sette mesi, aumentando in pratica l'età per andare in pensione di altri 4 mesi.

Numerosi infatti sono i deputati del Pd che chiedono di modificare tale norma. Infatti una vera e propria interrogazione parlamentare sull'argomento è stata presentata da alcuni rappresentanti del Partito Democratico.