E' giunta notizia nella giornata di ieri che la Corte Costituzionale deciderà il prossimo 20 gennaio sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini allo scopo di abolire la riforma Fornero. La Consulta ha così rimandato l'importante decisione ai prossimi giorni. Proprio questa decisione potrebbe essere l'occasione per il governo Renzi di rimettersi al lavoro alacremente per rendere il sistema previdenziale italiano flessibile anche se l'attuale normativa garantisce una sostenibilità economica come evidenziato dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan.

Ricordiamo che l'attuale legge Fornero dà la possibilità alle casse dello Stato di risparmiare ben 80 miliardi di euro in 10 anni fino al 2021. Considerando l'attuale periodo di crisi economica è sicuramente importante questo aspetto.

Ma le cose cambieranno davvero? Se il referendum sarà dichiarato ammissibile, il risultato del voto potrebbe essere scontato? In caso di ammissibilità del referendum la consultazione avverrà nella prossima primavera. Intanto Matteo Salvini, leader della Lega Nord continua a spingere per cercare di cancellare definitivamente la riforma Fornero per tornare così alle vecchie norme in vigore fino al 2011. Altre voci sono a favore della cancellazione dell'attuale normativa.

Il vice presidente del Senato Roberto Calderoli è estremamente favorevole a cambiare la normativa previdenziale così come la Cgil auspica un intervento sulle disposizioni attuali.

Ma altre voci, invece, chiedono di mantenere l'attuale legge apportando eventualmente alcune modifiche per renderla più flessibile. Il Partito Democratico e il leader della Cisl Furlan hanno evidenziato che abolire l'attuale legge sarebbe un errore.

La stessa Furlan ha specificato che 'il Governo dovrebbe rivedere l'attuale legge pensionistica convocando, però, le parti sociali. Sarebbe troppo facile affidarsi al referendum per decidere su questa normativa. E' certamente complesso elaborare una nuova legge pensionistica ma è la cosa migliore da fare'.