Verrà espresso nella serata di domani l'atteso parere della Consulta sul possibile referendum abrogativo della legge Fornero e c'è grande attesa per capire cosa succederà. Il parere e la successiva chiamata al voto popolare potrebbe avere infatti pesanti conseguenze sul tema della discussa riforma pensioni 2015 su cui il governo Renzi ha nuovamente rimesso mano. Stando alle ultime notizie, il nuovo anno si è fatto latore di nuove proposte di recente approdate sui banchi governativi: quota 100 e pensionamenti flessibili le ipotesi più accreditate, mentre latitano ancora le notizie sull'eventuale proroga per la pensione anticipata delle donne in opzione contributivo.
Pensioni, tra il nodo della legge Fornero, e le ultime proposte per il governo
Lo scenario che si presenta all'alba della nuova decisione della Consulta che il 20 gennaio si esprimerà sul referendum anti Fornero è piuttosto confuso: mentre, come accennato la riforma Pensioni 2015 prospettata dal governo Renzi si articolerebbe sostanzialmente su quattro proposte prese in esame (quota 100, pensionamenti flessibili, prestito pensionistico e calcolo contributivo) un'eventuale chiamata al voto popolare potrebbe bloccare nuovamente i lavori della nuova riforma 2015 del sistema previdenziale. Sarebbe un'ipotesi tutt'altro che auspicabile, soprattutto per i quei nodi rimasti insoluti come le pensioni scuola per i quota 96, gli esodati e soprattutto la pensione anticipata delle donne, la cui proroga aspetta una conferma da troppo tempo e il cui ritardo non lascia certo ben sperare.
Pensione anticipata, nuova proposta IDV, donne in Opzione Contributivo: se salta la proroga sarà class action
Intanto, proprio sul controverso tema della proroga per la pensione anticipata per le donne il comitato Opzione Donna annuncia battaglia chiedendo a gran voce l'attesa conferma per il 2015 minacciando una class action accompagnata da una serie di ricorsi individuali.
Sempre per quel che riguarda la pensione anticipata poi, secondo le ultime notizie una nuova proposta è stata avanzata di recente dall'Italia dei valori: pensionamento anticipato a 60 anni e 35 di contributi con penalizzazioni e premi per chi invece continua fino all'età di 66 anni. Con la nuova proposta Idv, il risultato auspicato sarebbe quello di azzerare le penalizzazioni e i premi raggiungendo 64 anni e 38 di contributi o 65 con 35 di contributi.
"Bisogna creare un nuovo Welfare sociale" ha detto Ignazio Messina puntando ad un sistema per andare in pensione con un sistema di penalità decrescente. Se desiderate rimanere aggiornati sulle ultime notizie della riforma pensioni 2015, vi invitiamo a cliccare il tasto "Segui" in alto.