La riforma della Scuola voluta dal Governo Renzi potrebbe vedere la luce finalmente alla fine del mese di febbraio 2015: dopo la fase di consultazione, come ha spiegato il Premier sulla sua pagina Facebook, seguirà la fase normativa, con l'adozione del decreto e del disegno di legge che costituiscono l'attuazione regolamentare dell'Esecutivo. La stabilizzazione dei docenti precari è il punto più atteso della riforma, soprattutto per i numeri di quanti attendono una cattedra dopo tanti studi, attese e supplenze.
L'assunzione avverrà in blocco e riguarderà quasi tutti i 150 mila docenti precari, ma saranno tutti all'altezza del ruolo?
Una buona parte dei docenti, almeno uno su cinque, non insegnano da più anni, altri invece sono abilitati in materie i cui programmi sono usciti dalle scuole. Come ha spiegato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraoni, si potrebbero escludere i docenti di materie non più utili come la Dattilografia. L'esempio è quanto mai sfortunato: proprio la Dattilografia, applicata all'uso non più della macchina meccanica, ma all'utilizzo del computer, potrebbe essere una di quelle discipline da rispolverare, come ha detto lo stesso Premier Renzi per altre materie come l'Arte, la Musica, l'Informatica e l'Inglese.
Assunzione 150 mila docenti nella Scuola: chi sono, da quale graduatoria provengono e dove verranno impiegati
Dai dati del Ministero dell'Istruzione, leggiamo che dei 150 mila docenti precari da stabilizzare, la maggior parte entrerà a far parte di quello che è stato definito l'"Organico funzionale": docenti che dovranno essere pronti a lavorare nelle scuole e per le mansioni che via via verranno stabilite.
Anche se non è stato ancora definito nei dettagli in cosa consisterà la disponibilità totale dei docenti, di certo i precari dovranno avere le valigie pronte per essere sempre disponibili a trasferirsi laddove ce ne sarà bisogno.
Altri 50 mila docenti precari andranno a coprire cattedre che nel frattempo rimarranno vacanti, mentre il Governo punta a creare 20 mila nuove cattedre: per tutti i 150 mila precari, comunque, si presenterà la necessità di formarli.
Con quali soldi? E' sulla base di questa situazione che sta emergendo la soluzione più drastica: l'anno di prova prima che il docente diventi di ruolo, finora rimasto sulla carta, dovrà servire per la formazione, soprattutto nelle discipline di Inglese e di Informatica. E sarà una formazione da non prendere sottogamba: quell'anno sarà decisivo per decidere la permanenza dei neoassunti.
Precari nella scuola, ecco come si suddividono: Gae, Pas, Tfa
L'assunzione dei circa 150 mila docenti precari promessa dal Premier Renzi per settembre 2015 non risolverà il problema del precariato nella Scuola: si provvederà all'assorbimento delle Gae, le graduatorie ad esaurimento e nemmeno in toto, dato che in queste graduatorie il numero totale dei docenti iscritti è di 170 mila docenti. Il totale dei precari nelle graduatorie di istituto per le supplenze annuali, invece, sale a 460 mila docenti, mentre i diplomati magistrali ammontano a 55 mila unità. Infine, nei Pas, i percorsi abilitanti speciali, comprendono 70 mila docenti e i nuovi abilitati provenienti dai Tfa, i tirocini formativi attivi, sono circa 10 mila. Siamo solo all'inizio.