Le ultime novità in merito alla pensione anticipata vedono un continuo susseguirsi di proposte: dalla pensione quota 100, al Prestito Inps, alla pensione anticipata a partire da 60 anni, ma i lavoratori si chiedono se dietro alle innumerevoli parole possano giungere a breve anche fatti.

Pensione Quota 100, Prestito Inps, pensione a 60 anni: Poletti assicura Governo favorevole ad uno 'strumento flessibile', ma quale?

Per quanto concerne un'eventuale Riforma Pensioni che miri ad attuare misure in favore della flessibilità è intervenuto parlando sul suo profilo Facebook anche Poletti che ha rassicurato i cittadini dicendo loro che il Governo, dopo l'approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act, ha in serbo modifiche strutturali sulla Riforma Fornero.

Di che tipo? Sicuramente anche se non si conosce ancora la misura che il Governo Renzi adotterà, l'obiettivo, ha scritto Poletti, è quello di fornire uno "strumento flessibile" che possa accompagnare i lavoratori, a cui manchino pochi anni alla pensione, verso la quiescenza. Lo strumento flessibile verrebbe pensato anche per tutti coloro che hanno perso il lavoro ed ancora non hanno raggiunto i requisiti attualmente richiesti dalla Legge Fornero.

Le intenzioni dell'esecutivo dunque sembrerebbero buone, certo è che il tutto verrà rimandato alla prossima primavera, perché come comunque ha ricordato il Ministro del Lavoro, ora l'attenzione è tutta focalizzata sulle fasi finali del Jobs Act, per i lavoratori si tratta ancora una volta di avere pazienza.

Ultime novità Pensione anticipata: da Quota 100 a prestito Inps, quale la misura più idonea per il Governo?

Il Governo Renzi ha già deciso quale misura, tra quelle presentate, potrebbe essere la più idonea? Il sospetto è che l'esecutivo sia propenso verso il prestito Inps, che i lavoratori invece non vedono per nulla di buon occhio.

Di cosa si tratterebbe? Della possibilità offerta a coloro a cui mancano al massimo tre anni al pensionamento di poter accedere da subito alla pensione anticipata attraverso un prestito Inps, che garantirebbe un assegno più basso, dell'ordine di 600-700 euro, fino al raggiungimento dei pieni requisiti richiesti. Il lavoratore sarebbe poi tenuto a rendere la somma già percepita attraverso piccole decurtazioni sull'assegno pensionistico finale.

I lavoratori vorrebbero invece poter andare in pensione attraverso le due opzioni proposte rispettivamente da Damiano e Camusso ossia: Pensione quota 100, somma contributi ed età anagrafica, o in pensione a 60 anni, ripristinando la vecchia pensione di anzianità abolita dalla Legge Fornero nel 2012. I lavoratori non intendono, in buona sostanza, andare in pensione accendendo un prestito dopo aver versato i contributi per una vita.

Si teme che, viste le risorse ingenti necessarie per approvare la Quota 100 di Damiano e la difficoltà di far riemergere dal nulla la vecchia pensione di anzianità, alla luce anche dell'inasprimento dei requisiti già richiesti per il 2016,l'esecutivo Renzi punterà sul Prestito Inps o sulla staffetta generazionale, pare, inoltre, che solo su queste due misure sia stato dato mandato all'Inps per studiare i costi-benefici.

Il Governo Renzi temporeggerà, dunque, fino alla primavera, ma in realtà ha già deciso?  Se volete rimanere aggiornati sulle prossime mosse dell'esecutivo cliccate sul tasto "Segui" vicino al nome dell'autore.