Per Annamaria Furlan, il nuovo Presidente dell'Inps Tito Boeri rappresenterà un "interlocutore autorevole del sindacato, sui temi della previdenza, della tutela delle prestazioni sociali ed assistenziali dei lavoratori e dei pensionati italiani". Sono queste le parole usate per sottolineare l'endorsement informale della Cisl al professore della Bocconi, che secondo il volere del Governo Renzi sta andando a sostituire l'ex Commissario Tiziano Treu alla guida di uno dei più grandi istituti di previdenza pubblica che esistono in Europa. A Boeri viene riconosciuta la sua competenza in materia economica, ma anche il suo bagaglio professionale; la speranza per il sindacato è che si possa attivare una collaborazione proficua, per riformare il mondo della previdenza e dell'assistenza alle parti sociali più deboli, riequilibrando non solo la governance dell'Inps ma anche la sperequazione orizzontale (cioè tra gli stessi pensionati) e verticale (ovvero esistente tra le diverse generazioni) presente nell'Inps.
Pensione anticipata con il sistema delle quote, la Cisl torna a parlarne suggerendone l'adozione al Governo Renzi
L'importante incarico di responsabilità affidato dal Governo Renzi all'economista Tito Boeri non è stato l'unico fatto commentato di recente dalla Cisl in tema di previdenza. Negli scorsi giorni è arrivata anche la proposta del sindacato per l'adozione dello strumento ritenuto come migliore al fine di affrontare il grave problema del disagio lavorativo in età avanzata, creatosi a partire dall'irrigidimento dei requisiti di pensionamento con la legge Fornero del 2011. Di fatto, la soluzione proposta per risolvere in via definitiva le tante situazioni di stallo pensionistico è l'introduzione di un nuovo strumento normativo flessibile, in grado di offrire il pensionamento anticipato sulla base delle esigenze soggettive dei lavoratori.
Secondo la Cisl, la soluzione migliore potrebbe essere proprio il sistema delle quote, laddove l'accesso all'Inps sarebbe ottenuto unendo età anagrafica e anni di contribuzione.
La pensione anticipata con Quota 100 potrebbe essere la soluzione ideale per sindacati e lavoratori?
Proprio il meccanismo appena descritto sarebbe alla base della proposta di quiescenza anticipata reiterata più volte al Governo Renzi dall'ex sindacalista e Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che vede nella cosiddetta pensione anticipata con Quota 100 la soluzione ideale.
Nella pratica, i lavoratori potrebbero ottenere la quiescenza raggiungendo tale numero come montante, ad esempio unendo 60 anni di età con 40 anni di versamenti, 59 anni di età con 41 anni di contribuzione e così via. Il vantaggio sarebbe individuabile proprio nella flessibilità del meccanismo, visto che ad un numero più elevato di anni contributivi corrisponderebbe un'età anagrafica più bassa e viceversa.
Un meccanismo che potrebbe risultare di grande aiuto non solo per i lavoratori disagiati in età avanzata, ma anche per i tanti giovani disoccupati che sono rimasti tagliati fuori dal mondo del lavoro a causa del blocco nel turn over.
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