Sembrano ormai in stato molto avanzato i preparati del comitato opzione donna per la creazione di una class action in favore del diritto al pensionamento con i requisiti previsti dalla legge Maroni 243/04. Purtroppo la situazione va ormai avanti da diverso tempo senza che si possa apparentemente sbloccare nel breve periodo, nonostante alcuni emendamenti e altri timidi tentativi in sede parlamentare. Ricordiamo che il problema si è venuto a creare nel momento in cui l'Inps ha fatto sapere tramite alcune circolari che considerava la possibilità di pensionamento con opzione donna conclusa al termine del 2014.
In seguito alle veementi proteste della lavoratrici si è verificata una parziale marcia indietro, con l'ente previdenziale pubblico disposto ad accogliere e protocollare le nuove domande anche nel 2015, ma in attesa del parere governativo al fine di determinarne l'esito. Un parere che di fatto al momento non è ancora arrivato, nonostante le indiscrezioni riguardanti il giudizio negativo dei tecnici. Stante la situazione, le lavoratrici stanno preparando il raccoglimento delle firme tramite il comitato rappresentativo, con l'obiettivo di creare un'azione collettiva da proporre al Tar del Lazio.
Riforma pensioni: i quota 96 ancora bloccati tra i banchi di scuola, nuovo appello dei sindacati
Resta ferma in fase di stallo anche la situazione dei lavoratori Quota 96 della scuola che si sono visti bloccare tra i banchi di scuola nel 2011, in seguito ad una svista contenuta all'interno della Riforma Fornero.
Il problema al momento si è risolto solo per una parte della platea grazie al raggiungimento dei nuovi requisiti di pensionamento o alla legge 104; purtroppo per gli altri insegnanti e lavoratori ATA l'unica opzione disponibile resta il reindirizzamento verso mansioni meno faticose, un demansionamento previsto all'interno della nuova riforma dell'istruzione conosciuta come #labuonascuola.
Nella pratica, sarà di fondamentale importanza capire cosa succederà nei prossimi mesi; chi ha tentato la strada del ricorso legale si è trovato finora davanti al ricorso del Miur, mentre anche le richieste dei sindacati (FLC - CGIL) sembrano destinate a cadere nel vuote. Una via d'uscita potrebbe comunque arrivare attraverso un provvedimento di flessibilizzazione dell'accesso all'Inps, anticipato negli scorsi giorni dal Governo e atteso per i prossimi mesi.
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