Sembra ormai destinata a finire sul tavolo del Tar del Lazio la delicata vicenda relativa al pensionamento anticipato delle lavoratrici con opzione donna: stiamo parlando di coloro che desiderano esercitare anche per l'anno 2015 la possibilità di ottenere la quiescenza raggiungendo la soglia minima dei 57 anni anagrafici e dei 35 anni di versamenti. La vicenda è sorta alla fine del 2014, quando l'Inps attraverso due circolari ha definito come conclusa questa opzione di accesso alla quiescenza; ne è seguita una disputa con le dirette interessante, che fino ad oggi non ha trovato ancora una soluzione definitiva.

Se infatti da un lato l'Inps ha accettato di protocollare le domande anche per il 2015, ma senza dargli accoglimento, dall'altro il Comitato Opzione donna si è detto ormai deciso a proseguire con una class action nei confronti dell'Istituto. La raccolta delle firme è iniziata negli scorsi giorni, dopo un annuncio arrivato direttamente dal Comitato: l'obiettivo del gruppo consiste nel raccogliere almeno 200 adesioni, il numero considerato come minimo per procedere. In caso di riuscita dell'iniziativa, le lavoratrici si attendono di avere un parere dal TAR del Lazio già entro l'inizio della prossima estate.

Pensioni Quota 96: niente da fare sulla possibilità di correttivi, unica soluzione resta quella strutturale

L'unica soluzione possibile per i lavoratori ATA e gli insegnanti quota 96 della scuola sembra ormai essere quella prevista con la riforma dell'istruzione (anche detta #labuonascuola), che prevede il demansionamento ad attività meno onerose.

L'alternativa dovrebbe passare per una riforma stabile del meccanismo di accesso al pensionamento da parte dell'Inps, al fine di ovviare alle distorsioni che si sono verificate con la riforma Fornero. Purtroppo anche questa soluzione potrebbe essere applicata solo per mezzo di un ricalcolo al ribasso (ad esempio con quello contributivo), al fine di preservare il pareggio di bilancio dell'istituto di previdenza pubblico.

Nel frattempo, gli unici Quota 96 che sono finora riusciti ad ottenere la quiescenza lo hanno fatto grazie ai benefici della legge 104 o al raggiungimento dei nuovi requisiti formali. Come sempre, restiamo a vostra disposizione per accogliere i vostri commenti sul sito in merito alle notizie riportate, mentre nel caso vogliate restare aggiornati sulle ultime news relative al comparto della previdenza vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.