Si torna a parlare di 'busta arancione' nell'ambito del confronto sulla riforma delle pensioni 2015. La cosiddetta 'busta arancione' è uno strumento, già adottato in Svezia da cui prende il nome, che permette ai lavoratori di sapere prima del pensionamento a quanto ammonta la sua pensione certificandone l'importo. In Italia se ne parla ormai da tanto tempo, la 'busta arancione' diventò addirittura obbligatoria con la riforma Pensioni Dini e poi con la riforma Fornero; ma soltanto nel 2014, con tanto di campagna pubblicitaria, è stata avviata la sperimentazione online per 10.000 lavoratori, il 2015 sarà la volta buona con il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri?



Riforma pensioni 2015, Centro Studi di 50&più: 'Più trasparenza, busta arancione diventi realtà'

In un particolare momento di crisi come quello attuale, in cui il futuro di lavoratori e pensionati è più che mai a rischio, la 'busta arancione' per il calcolo della pensione in anticipo potrebbe rappresentate uno strumento importante di autotutela in grado di far acquisire ai lavoratori una maggiore consapevolezza della loro situazione previdenziale. E' quanto sostiene il Centro Studi di 50&più ribadendo "l'importanza" della 'busta arancione' che "torna di grande attualità", mentre prosegue il dibattito sulla riforma pensioni 2015 del Governo Renzi, intenzionato a procedere con nuove modifiche alla legge Fornero verso una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata.

"La busta arancione, inserita come obbligo di legge nella riforma pensioni Dini del 1995, non è ancora diventata realtà", ha spiegato il Centro Studi di 50&più in una nota stampa ricordando comunque che già il sistema sta per essere collaudato sul web con il progetto "Simula" dell'Inps, che consente di effettuare una simulazione online dell'importo della propria pensione con la possibilità di ipotizzare e successivamente scegliere scenari previdenziali alternativi.

La sperimentazione, come detto, al momento riguarda però soltanto 10.000 lavoratori contribuenti. Visto che in questo momento dal punto di vista politico e sindacale sembra esserci una "maggiore sensibilità" in materia di riforma pensioni - con diverse novità annunciate dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti su nuove forme di pensione anticipata e nuovi possibili tagli alle pensioni d'oro - il Centro Studi di 50&più ritiene che ornai sia necessario "un passo concreto verso l'adozione reale della tanto discussa busta arancione".



Riforma pensioni e busta arancione, Boeri: 'Inps e ministero hanno già gli strumenti necessari'

Sarebbe un segno, secondo il Centro Studi di 50&più, "che siamo di fronte alla nascita di una nuova cultura previdenziale sempre più orientata dalla ricerca di consapevolezza e di trasparenza". Quella trasparenza del sistema previdenziale a cui tiene particolarmente il neo presidente dell'Inps Tito Boeri che ha dedicato diversi articoli e saggi all'argomento, anche per questo la 'busta arancione' per il calcolo della pensione sembra sempre più vicina anche in Italia. "L'Inps - secondo quanto ha scritto Boeri su lavoce.info - ha tutti gli strumenti per fornire ai lavoratori italiani una stima precisa della loro futura pensione.

Ma ministero e istituto di previdenza - ha sottolineato ricordando i ritardi e gli appelli di diversi economisti per le buste arancioni - mantengono un silenzio colpevole, penalizzando così i cittadini che più hanno bisogno di quelle informazioni".