I sindacati tornano a fare pressing sull'esecutivo, per cercare di attuare una definitiva "controriforma della legge Fornero, che parta possibilmente da una piattaforma comune (secondo le parole espresse dalla Cisl all'interno di una nota diramata negli ultimi giorni). Ma non è solo Annamaria Furlan a chiedere un intervento correttivo nel minor tempo possibile: anche gli altri due principali sindacati italiani (Cgil e Uil) sono convinti della necessità di intervenire senza perdere altro tempo, anche perché lo stesso Ministro Poletti ha parlato in merito al problema di un effettivo rischio di tenuta sociale del Paese.

Ad attendere una soluzione strutturale non sono solo i lavoratori che sperimentano uno stato di disagio, oppure i disoccupati in età avanzata che non possono accedere all'Inps, ma anche i giovani che restano esclusi dalle opportunità di impiego a causa del blocco del turn over, verificatosi con l'irrigidimento dei requisiti di pensionamento.

Pensioni anticipate e sistema di calcolo delle quote: la convergenza sulla soluzione previdenziale di Cisl e Uil

Che la soluzione del rebus previdenziale possa passare da una strategia di flessibilizzazione del pensionamento è ormai assodato, ma a tenere banco negli ultimi mesi è la discussione su quale possa essere il sistema più equilibrato e facilmente perseguibile.

Tra le tante idee che si sono susseguite, quella del calcolo a quote sembra trovare ora il favore di molti lavoratori, così come delle parti sociali. La Cisl ha spiegato più volte che l'errore dell'attuale sistema consiste nel considerare tutti i lavoratori in ugual modo, fissando l'asticella dell'età anagrafica sulla soglia dei 67 anni.

Anche la Uil è di recente intervenuta sull'argomento, spiegando che i tempi sono maturi per un intervento di flessibilità: il sindacato ha proposto un "patto d'azione" alle altre sigle: "siamo tutti d'accordo sulla necessità di un ripristino dell'uscita a 60 anni, con il perfezionamento di un requisito contributivo". Una proposta che risulterebbe coerente sia con il sistema a quote della Cisl, che con la soluzione ipotizzata dalla Cgil del contributivo puro, con 40 anni di versamenti.

Pensione anticipata con Quota 100: continua a tenere banco la proposta di Damiano

Tra le idee più interessanti finora inviate in tema di flessibilità Inps, quella reiterata più volte dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano sembra poter centrare positivamente tutti i requisiti appena esposti dai sindacati. Stiamo parlando della pensione anticipata con quota 100, un sistema di quiescenza che dovrebbe permettere l'uscita dal lavoro con la somma degli anni di età più quelli di versamento, purché il risultato finale dia appunto il numero cento. Nella pratica, questo sistema sembra poter fare proprio della flessibilità la sua caratteristica più interessante, perché all'aumentare degli anni di versamenti dovrebbe corrispondere un'età più bassa, ma sarebbe valido anche l'assunto opposto.

Come sempre, restiamo a disposizione per pubblicare i vostri commenti nel sito, mentre qualora desideriate ricevere gli ultimi aggiornamenti in tema di previdenza vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che vedete in alto, sopra al titolo dell'articolo.