Prosegue senza sosta il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza: come già sottolineato nel corso di precedenti contributi, il contesto di riferimento è ormai interamente dominato dai sindacati, con i leader di CGIL e UIL ad essersi esibiti negli ennesimi attacchi indirizzati al governo Renzi e al ministro Poletti. I segretari generali delle due confederazioni, Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo, hanno in particolare proposto la sottoscrizione di un patto per avviare il processo di riforma di cui il sistema Italia ha un estremo bisogno, con ciò segnalando un'unità di intenti che sul fronte sindacale non si registrava ormai da tempo.
In un quadro tanto agitato e in continua evoluzione decisivo sarà il ruolo svolto dal premier Renzi ma anche dal presidente INPS Tito Boeri, che dallo stesso primo ministro italiano ha ricevuto il compito di mettere a punto delle proposte che possano agevolare l'iter di riforma. In un certo senso i due potrebbero rappresentare l'ago della bilancia in un contesto nel quale i sindacati danno più importanza alle istanze dei lavoratori e i ministri preposti alla configurazione della manovra, su tutti Poletti e Padoan, sembrano più orientati alla messa in piedi di misure meno profonde e comunque ratificate a costo zero.
Riforma pensioni 2015 e Quota 60, CGIL e UIL vs Poletti: Renzi e Boeri ago della bilancia - Dialogo sempre più fitto, fondamentali i primi meeting
Come sottolineto in apertura, parlando di riforma pensioni 2015 e previdenza c'è ancora una volta da segnalare l'intervento condotto dai leader di CGIL e UIL Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo: 'Noi proponiamo un patto a CGIL e CISL su fisco, lavoro e pensioni, vogliamo inoltre chiedere per iscritto al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti un incontro sulla previdenza e sulla governance dell'INPS perché si tratta di tematiche evidentemente urgenti' ha dichiarato Barbagallo di UIL. A fargli eco la stessa Camusso: 'E' sempre importante costruire iniziative unitarie, noi diciamo sì a un patto a cominciare dalla riforma delle pensioni, un tema che viene continuamente agitato dal governo […] siamo di fronte ad un susseguirsi di annunci che però ancora non si traduce nella correzione delle profonde ingiustizie contenute nella Legge Fornero'. Dal punto di vista delle proposte di riforma, i sindacati chiedono in particolare la costituzione di un sistema a quote, con la CGIL a spingere per la configurazione di Quota 60, con ciò chiedendo l'istituzione di una soglia di accesso al pensionamento che possa scattare per tutte le categorie una volta maturati i 60 anni di età.Restando sempre in tema di riforma pensioni 2015 e previdenza viene dunque a figurarsi come decisivo il ruolo che occuperanno Renzi e Boeri, chiamati non solo a 'rappresentare' le istanze dei lavoratori ma anche a rispettare i dettami imposti dall'UE. L'Italia non ha a disposizione grossi margini di intervento per quel che concerne la quantità di risorse da poter investire, serve dunque una manovra mirata o in alternativa un provvedimento che consenta di reperire parte dei fondi necessari. Da questo punto di vista rileva la proposta formulata da Boeri un paio di settimane fa, con il neo presidente INPS a proporre un taglio alle pensioni d'oro che farebbe fruttare all'Italia oltre 4 miliardi di euro l'anno. Seguiremo l'evolversi degli eventi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.