Si fa sempre più rovente lo scontro politico e sindacale sulla riforma Pensioni 2015 annunciata dal Governo Renzi che però sta incontrando difficoltà a rottamare la legge Fornero in direzione di nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata. La nuova intesa raggiunta tra le organizzazioni sindacali più rappresentative, che dopo le divisioni di questi mesi hanno elaborato una piattaforma unitaria, e lo scontro che si riaccende all'interno del Partito democratico dopo la mediazione sul Jobs act sono le ultime notizie che animano il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale, in attesa di un tavolo di confronto con le parti sociali sulle modifiche alla legge Fornero che però il ministro del Lavoro Giuliano Poletti continua a rinviare.
Riforma pensioni 2015: Cgil, Cisl e Uil sollecitano incontro al Governo Renzi
Le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente guidate dai segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, "hanno elaborato - si legge in un comunicato stampa congiunto - una piattaforma per il cambiamento della normativa previdenziale". Secondo i sindacati, come d'altronde ha ribadito anche il ministro Poletti, la nuova riforma pensioni dovrà "partire dalla flessibilità per l'accesso alla pensione". Cgil, Cisl e Uil, oltre a nuove forme di prepensionamento risolutive anche dei problemi esodati e Quota 96, chiedono particolare attenzione per il futuro previdenziale dei giovani e dei lavoratori precari.
Forti della nuova piattaforma unitaria, i leader dei tre sindacati hanno messo la firma su una lettera inviata al ministro Poletti sollecitando un nuovo incontro per illustrare le proposte dei sindacati ma soprattutto per capire quali siano le reali intenzioni dell'esecutivo sul sistema previdenziale, alla luce dei continui annunci a cui seguono poi puntuali dietrofront.
Infatti, Camusso, Furlan e Barbagallo ricordano che "più volte" Poletti ha evidenziato la necessità di rimediare alle "gravissime ripercussioni sociali" della legge Monti - Fornero che ha innalzato l'età pensionabile e previsto pesanti penalità sul pensionamento in anticipo.
Pensione anticipata, scoppia lo scontro nel Pd: Cuperlo e Bersani all'attacco di Renzi
Si spacca il Pd sulla riforma pensioni.
L'ex segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani e il deputato Gianni Cuperlo, sfidante di Renzi alle primarie per la corsa al Nazareno, sono stati tra gli esponenti più autorevoli della minoranza Pd che non hanno partecipato al vertice convocato dal segretario-premier Matteo Renzi. La minoranza del Partito democratico lamenta il fatto che il Governo non ascolti le sue proposte. A dividere, dopo la mediazione sul Jobs act, c'è anche la riforma pensioni. "Chiudi una volta e per tutte - ha sottolineato Cuperlo in una lettera inviata a Renzi in cui illustra punto per punto le proposte della minoranza dem - la pagina degli esodati". Cuperlo rilancia le proposte per la pensione anticipata già formulate dal presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano sollecitando una maggiore "flessibilità in uscita, senza penalizzazioni per i lavori usuranti". La minoranza Pd sollecita a Renzi e Poletti anche interventi per restituire po' di giustizia alle donne penalizzate sulle pensioni di vecchiaia".