"La legge Fornero la cancelleremo", lo ha ribadito il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini nel corso dell'iniziativa leghista oggi in piazza del Popolo a Roma. Intanto, sulla riforma pensioni 2015, si spacca il Pd e i sindacati Cgil, Cisl e Uil ritrovano l'unità e rilanciano una piattaforma unitaria da proporre al Governo Renzi a cui sollecitano un incontro urgente.
Riforma pensioni 2015, Salvini: 'Vaffa... alla Fornero e chi l'ha portata al governo'
Salvini, ancora una volta, ha duramente criticato la riforma Pensioni del Governo Monti contro la quale la Lega aveva già raccolto quasi 550mila firme a sostegno del referendum popolare per chiederne l'abrogazione; proposta referendaria che, come si ricorderà, è stata giudicata inammissibile dalla Corte Costituzionale.
Il leader leghista nei giorni scorsi si è rivolto a più riprese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendogli anche di mandare un messaggio alle Camere sulla questione previdenziale. Mattarella non ha ancora risposto agli appelli. E Salvini si scaglia di nuovo contro l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali: "Vaffa... alla Fornero e chi l'ha portata al governo", ha detto chiudendo la manifestazione a Roma l'europarlamentare e segretario della Lega che, come sempre, ha usato espressioni forti da molti non condivise. Salvini rilancia le nuove proposte di legge della Lega in Parlamento per l'abolizione della legge previdenziale del 2011 e un ricorso alla Corte di giustizia europea contro la decisioni della Consulta - della quale faceva parte, ironia della sorte, anche l'attuale Capo dello Stato - che ha respinto il referendum.
Pensione anticipata: l'ira dei sindacati contro il Governo Renzi e lo scontro nel Pd
E a rilanciare oggi la battaglia sulla rottamazione della legge Fornero anche segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che hanno scritto una lettera al ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo tornano a chiedere insieme "un incontro per conoscere le intenzioni del Governo e proporre i contenuti della proposta del sindacato" sulla legge previdenziale con lo scopo di "porre rimedio - hanno sottolineato i tre leader sindacali - alle gravissime ripercussioni della Fornero".
Nel frattempo, sulla riforma pensioni, torna a spaccarsi il Pd. Renzi convoca il partito per fare il punto della situazione sulle riforme e il governo, ma la minoranza dem non si presenta e si scatena. "Chiudi una volta e per tutte la pagina degli esodati" e "introduci flessibilità in uscita, senza penalizzazioni per i lavori usuranti", ha scritto ieri Gianni Cuperlo in una lettera inviata al segretario-premier. Mentre Pierluigi Bersani, sulla stessa lunghezza d'onda della Cgil di Susanna Camusso, attacca l'esecutivo sui decreti attuativi della riforma del lavoro: "Il Jobs act incostituzionale".