Non semplici incontri, ma un "serio" tavolo di confronto sulle modifiche alla legge Fornero verso una riforma Pensioni 2015 che dia finalmente a tutti i lavoratori l'opportunità nuove forme di pensione anticipata. A chiederlo con forza, al termine di una iniziativa sindacale svoltasi oggi 16 febbraio a Torino, il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan secondo cui la riforma del sistema pensionistico del Governo Monti - varata nel 2011 ed entrata in vigore nel 2012 - "è stata la peggior riforma previdenziale della storia", ha ricordato la dirigente sindacale in attesa del nuovo incontro con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti (Partito democratico) previsto per venerdì 20 febbraio.

Riforma pensioni 2015, ultime news e commenti di oggi 16 febbraio

Come si ricorderà, la riforma pensioni Fornero ha innalzato i requisiti anagrafici e contributivi per il pensionamento e ha previsto gravi penalità sulla pensione anticipata. Se da un lato sono sorti problemi come quelli degli esodati, rimasti senza lavoro e senza pensione, o degli insegnanti Quota 96, costretti a rimanere in cattedra nonostante il raggiungimento dei requisiti previdenziali secondo le norme pre-Fornero, dall'altro lato sono stati favoriti alcuni lavoratori privilegiati che hanno avuto la possibilità di cumulare pensioni d'oro a danno, tra gli altri, di lavoratori precoci e lavoratori sottoposti ai lavori usuranti che invece hanno visto penalizzarsi la pensione.

Problemi solo in parte risolti con la nuova legge di Stabilità 2015 ma su cui il Governo Renzi deve tornare a mettere le mani "verso l'equità possibile" nel sistema pensionistico auspicata dal nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri, che resta in attesa del decreto del nuovo presidente della repubblica Sergio Mattarella per l'insediamento ufficiale al vertice dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.

Secondo la Furlan "va assolutamente controriformata" perché bisogna riscoprire "la flessibilità in uscita" verso la pensione anticipata.

Intanto, mentre prosegue il confronto sulla riforma pensioni 2015, il Centro Studi di 50&Più ribadisce in un comunicato stampa l'importanza dell'introduzione della 'busta arancione' per il calcolo della pensione, un innovativo strumento per la simulazione previdenziale nato in Svezia e tanto discusso anche in Italia dove ancora non viene attuato.

"In un momento come questo, in cui il futuro di molti lavoratori è sempre più incerto, la busta arancione - secondo il Centro Studi di 50&Più - torna ad essere un argomento di grande attualità. La busta arancione rappresenterebbe - si legge nel comunicato stampa - una forma di auto tutela capace di far acquisire al lavoratore una maggiore consapevolezza della propria situazione previdenziale".

Dello stesso avviso anche il leader della Cisal Francesco Cavallaro. "Anche se la Corte Costituzionale ha respinto il referendum relativo all'abolizione della legge Fornero - ha dichiarato oggi il sindacalista - solo il Governo non si è reso conto che essa è già stata ampiamente bocciata, respinta, rifiutata dai cittadini italiani".

''Ci attendiamo dunque - ha aggiunto il leader della Cisl ricordando gli annunci del ministro Poletti sulla riforma pensioni 2015 dopo la conclusione dell'iter del Jobs act - che il Parlamento azzeri la legge Fornero e proponga un percorso sulla previdenza condiviso con le parti sociali e, almeno per una volta, trasparente e attento al rispetto dei diritti costituzionali".