Dopo l'ok delle commissioni Lavoro della Camera e del Senato e la nomina ufficiale da parte del consiglio dei ministri presieduto dal premier Matteo Renzi, il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri incassa il "via libera" anche dei sindacati fiduciosi sul piano dell'economista bocconiano per la nuova governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale mentre continua a surriscaldarsi il confronto sindacale e politico sulla riforma pensioni 2015. Più flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata e nuovi tagli alle Pensioni d'oro le proposte di Boeri che sembra parlare la stessa lingua delle organizzazioni sindacali che chiedono un confronto "serio" al Governo Renzi.
Riforma pensioni, nuovo via libera a Boeri all'Inps: atteso decreto di Mattarella
Su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti il cdm n. 49 riunito il 10 febbraio scorso ha ufficialmente nomina di Tito Boeri presidente dell'Inps a seguito dei pareri favorevoli - come è stato sottolineato in una nota stampa di Palazzo Chigi - espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, rispettivamente presiedute dal deputato Cesare Damiano (Pd) e Maurizio Sacconi (Ap). Adesso, per concludere l'iter di nomina del nuovo presidente Inps, si attenderebbe il decreto presidenziale del nuovo Capo dello Stato Sergio Mattarella. Sul sito web dell'Inps ancora non compare il nome del nuovo presidente ma quello dell'ormai ex commissario Tiziano Treu.
Il piano Boeri piace anche alla Cgil e alla Cisl
"Congratulazioni e auguri di buon lavoro al professore Tito Boeri", ha dichiarato oggi la leader della Cisl Annamaria Furlan. "Non solo per la sua riconosciuta competenza in materia economica, ma anche per il suo bagaglio culturale e le doti professionali, il professore Boeri all'Inps - ha detto il segretario generale del sindacato bianco - sarà certamente per la Cisl e per tutto il sindacato un interlocutore autorevole sui temi della previdenza".
Sindacati e lavoratori chiedono un cambio di direzione verso una maggiore "tutela delle prestazioni sociali ed assistenziali dei lavoratori e dei pensionati italiani, nel quadro - ha sottolineato Annamaria Furlan - di una riforma equilibrata della governance dell'Inps che salvaguardi - ha aggiunto la dirigente sindacale su questo in linea con la Cgil e la Uil - il ruolo di indirizzo e controllo delle parti sociali negli istituti di previdenza del nostro paese".
"Ci auguriamo - ha dichiarato la leader della Cgil Susanna Camusso formulando gli auguri di buon lavoro a Boeri - che sia attento a trovare delle soluzioni alle ingiustizie e ai disastri che sono stati fatti, a partire - ha sottolineato - dal tema degli esodati". Il segretario generale del sindacato rosso sottolinea che tra i nodi che il nuovo presidente dell'Inps dovrà sciogliere ci sono l'unificazione dei contributi previdenziali, ma anche l'accessibilità agli istituti che "il processo di centralizzazione dell'Inps - secondo la Camusso - ha allontanato". Per quanto riguarda la nuova governance dell'Inps, la leader della Cgil auspica che venga riconosciuto un importante "ruolo di vigilanza alle parti sociali".
"Sarebbe utile, invece di stare lì a scervellarsi su come intervenire di nuovo contro le pensioni, che si dia da fare - ha detto il segretario dello Spi-Cgil Carla Cantone - a recuperare le risorse che mancano e metterle in bilancio. Se vuole - ha sottolineato la leader dei pensionati della Cgil - lo può fare".