Il Governo Renzi è ancora impegnato con i decreti attuativi del Jobs Act. Entro il 12 febbraio, infatti, le Commissioni Lavoro di Camera e Senato saranno chiamate a decidere per dare il via libera ai decreti. Sono stati giorni all'insegna di numerose polemiche, visti i duri contrasti tra l'esecutivo e il presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che rischiavano di compromettere le decisioni sul delicato tema delle Pensioni, deludendo le aspettative di molti lavoratori rimasti penalizzati dalla Riforma Fornero.
Intanto l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale guidato dall'economista Tito Boeri, ha iniziato ad inviare le certificazioni relative alla sesta misura di salvaguardia per gli esodati rimasti fuori dagli altri provvedimenti di tutela.
Si tratta di circa 3.200 lavoratori, che entro il 5 gennaio 2015 hanno presentato domanda per usufruire della sesta salvaguardia prevista dalla legge 147/2014. Va ricordato che della cerchia degli esodati fanno parte tutti quei lavoratori che a causa dell'introduzione della riforma Fornero - che ha allungato ulteriormente l'età pensionabile - non sono riusciti ad usufruire di nessun trattamento pensionistico nonostante abbiano perso il lavoro: lavoratori in mobilità, lavoratori in congedo e lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria, lavoratori cessati di esserlo a seguito di accordi con il datore di lavoro o con risoluzione unilaterale. I maggiori destinatari della sesta misura di tutela, sono quei lavoratori che nel 2011 hanno usufruito di congedi e permessi al fine di assistere i disabili e che entro il 31 dicembre 2012 hanno perfezionato i requisiti pensionistici necessari.
Secondo quanto affermato dal portale "Pensioni Oggi", l'Inps si sta dando tanto da fare sulle posizioni certificate nel corso del quarto provvedimento di salvaguardia che non sono state sanate per via del limite dei 2.500 posti previsti. Il via alle certificazioni dato dall'Inps sembra un passo molto importante per quanto riguarda la categoria più colpita dalle precedenti norme, ma bisogna ancora attendere le decisioni del Governo in materia pensionistica.