Per Carla Cantone, esponente del sindacato pensionati italiani riconducibile all'area della Cgil, quanto avvenuto nel 2011 deve essere cambiato al più presto: "è giunto il momento di mettere mano alla riforma Fornero sul serio" ha spiegato in un'intervista concessa per il Manifesto, perché ritiene questo atto come "democraticamente indispensabile". Rispondendo alle domande del giornalista, la rappresentate dei propri iscritti non esita ad usare toni preoccupati, spiegando di aspettarsi dall'esecutivo degli impegni precisi, al fine di fare finalmente fronte alla grave situazione di emergenza sociale attualmente in corso.

Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil dovrebbero essere convocati dal Ministro Poletti, ma purtroppo le anticipazioni di quest'ultimo vincolano l'attesa quanto possibile misura strutturale alla prossima legge di stabilità: un fatto che sposta ancora in avanti nel tempo il meccanismo di flessibilizzazione dell'accesso all'Inps. Ma come se non bastasse, ne lega anche l'attuazione al reperimento delle risorse e all'invarianza di bilancio, due fattori che potrebbero significare delle nuove penalizzazioni sulle mensilità erogate.

Riforma pensioni 2011, torna a parlare l'ex Ministro del lavoro Fornero: legge fu indispensabile

Nel frattempo, l'ex Ministro del lavoro Elsa Fornero è tornata ad intervenire sulla difficile riforma della previdenza portata avanti nel 2011, rispondendo ad un lettore del giornale La Stampa: "a distanza di oltre tre anni, la politica usa spregiudicatamente la riforma, utile per gli effetti sulla finanza pubblica, ma sicuramente scomoda per i cittadini".

Purtroppo i problemi che sono sorti in seguito trovano i propri prodromi non solo nell'irrigidimento dei requisiti di accesso all'Inps, ma anche nelle difficoltà strutturali che caratterizzano tutt'ora il mercato del lavoro in Italia. Elsa Fornero cita, ad esempio, il problema dei lavoratori in età avanzata che si trovano a dover affrontare la mancanza di ricollocabilità, prima che il problema della difficoltà di pensionamento.

Inoltre, fa riferimento anche all'assenza di un reddito di cittadinanza e all'utilizzo "spregiudicato" della riforma, visto che la politica "scarica totalmente su un precedente ministro" le responsabilità della situazione attuale, "pur mantenendo la legge senza sostanziali modifiche".

Situazione pensioni 2015: sullo stallo pensionistico serve una misura strutturale

Resta il fatto che fino ad oggi la situazione di stallo previdenziale è stata affrontata solo con misure circostanziali e ad hoc: i lavoratori disagiati e i disoccupati in età avanzata sono in attesa di una misura di flessibilità previdenziale che possa effettivamente sbloccare la propria situazione di stallo. Al momento l'unico passo avanti fatto sul campo è il riconoscimento da parte della politica e delle parti sociali dell'urgenza che caratterizza la questione, ma resta ancora da chiarire quali potranno essere le misure in grado di trovare un equilibrio sostenibile tra le diverse esigenze di bilancio e le altrettante legittime necessità di tutela previdenziale dei cittadini, che continuano a vivere situazioni di difficoltà. Per restare aggiornati sulle ultime novità in tema di Pensioni anticipate vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che ritrovate in alto, sopra al titolo di questo articolo.