"Per intervenire in una situazione nella quale aumentano le disuguaglianze, è necessario utilizzare contemporaneamente una pluralità di strumenti [...] un reddito di cittadinanza, come propone il M5S, è sicuramente augurabile per coloro che sono al di sotto dei livelli di sussistenza". È quando affermato dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, in seguito alla proposta del movimento di Grillo e Casaleggio, riguardante la possibilità di fornire un sostegno al reddito dei nuovi poveri e a coloro che vivono in una situazione di disagio lavorativo e pensionistico.
Il problema resta però strettamente connesso anche alla questione della previdenza, perché in seguito all'irrigidimento dei criteri di accesso all'Inps (avvenuto nel 2011 con la legge Fornero), ci si è trovati a dover gestire da un lato situazioni legate a fenomeni di inoccupazione e disoccupazione in età avanzata, dall'altro il problema dell'aumento della disoccupazione giovanile.
Lavoro e previdenza: per Damiano la soluzione principale resta la flessibilità nell'accesso all'Inps
Per il Movimento 5 stelle, la situazione appena delineata sembra destinata a proseguire ad oltranza, se non si interverrà con delle misure incisive sul problema del blocco previdenziale e del reddito di cittadinanza.
Anche Damiano sottolinea una simile prospettiva, stante che restare "senza reddito per 4 o 5 anni condanna le persone all'emarginazione". Per intervenire sulla questione dei lavoratori in età avanzata che si sono trovati improvvisamente tagliati fuori dall'accesso all'Inps, l'ex Ministro del lavoro ha più volte proposto di approvare dei meccanismi di flessibilità, tra cui l'ormai famoso sistema con quota 100, un meccanismo che dovrebbe consentire al lavoratore di ottenere la quiescenza anticipata unendo l'età anagrafica agli anni di versamento.
L'idea sembra essere molto apprezzata dai lavoratori ed è stata recentemente ripresa anche dai sindacati, che la vedono come una soluzione equa e definitiva all'attuale blocco del turn over. Purtroppo a porre un freno verso la sua attuazione resta il reperimento delle coperture finanziarie, una premessa imprescindibile per evitare che la misura riceva un veto dall'Ue.
Problema della povertà è prioritario, bisogna intervenire per evitare aumento delle disuguaglianze
Stante la situazione, resta evidente secondo molti che l'attuale welfare vada ripensato profondamente, in modo da andare incontro alle nuove esigenze della popolazione. Il sistema necessità non solo di una flessibilizzazione nell'accesso all'Inps, ma anche di misure complementari e diversificate, in grado di "intervenire efficacemente sulla attuale situazione", conclude Cesare Damiano secondo quanto riportato dall'Ansa. Un ragionamento condiviso anche dal Movimento 5 Stelle, che attraverso il blog di Beppe Grillo e le parlamentari ha presentato una proposta di legge centrata sull'istituzione di un reddito di cittadinanza, destinato a "quasi 10 milioni di italiani, con coperture economiche chiare e certe".
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