Quota 100 o Quota 97, Prestito Inps e ultima proposta Boeri, sono queste le novità su cui aleggia il dibattito riguardante la flessibilità in uscita e le ipotesi di pensione anticipata. La settimana scorsa è iniziato la discussione alla Camera sul ddl Damiano che punta proprio a consentire ai lavoratori una maggiore scelta nell'accesso alla pensione.

Pensione Quota 100 o 97: pro e contro delle due proposte

Concordi a concedere una maggiore flessibilità in uscita e a ripristinare il sistema delle Quote anche i sindacati che si dicono assolutamente favorevoli alla Quota 100 di Damiano che permetterebbe a quanti hanno raggiunto la soglia tra età anagrafica e contributiva di poter accedere senza alcuna penalizzazione all'agognata pensione, meno favorevoli si dicono alla Quota 97.

La pensione anticipata a partire dai 62 anni d'età per coloro che hanno già raggiunto i 35 anni di contributi verrebbe, infatti, concessa solo a fronte di un meccanismo di penalizzazioni e premi. I sindacati e anche i lavoratori, pur bendisposti al principio della flessibilità insito nella Quota 97, mal digeriscono di dover andare incontro a decurtazioni sull'assegno pensionistico finale per poter accedere alla pensione. Il problema della Quota 100 sono però al momento le carenti coperture finanziarie necessarie, la misura proposta da Damiano risulta molto onerosa per le casse statali.

Proposta Boeri, ultime novità su Riforma pensioni: Svolta in prossima Legge di Stabilità?

Secondo l'economista Tito Boeri, intervenuto ad Otto e Mezzo su La 7, si potrebbe agire sui trattamenti in essere sopra un determinato importo raggiungendo così un principio di eguaglianza sociale.

I fondi ottenuti dai tagli sulle pensioni d'oro , prosegue Boeri, potrebbero servire proprio per introdurre una maggiore flessibilità in uscita. Il presidente Inps ricorda che l'obiettivo sarebbe quello di concentrarsi ad esempio su alcune fasce delle popolazione più deboli e più fortemente colpite dalla rigida Riforma Pensioni Fornero, come: i lavoratori tra i 55 e i 65 anni che hanno perso il lavoro e non hanno ancora maturato i requisiti necessari per poter accedere alla pensione.

Nei loro confronti, già entro l'estate, verrà presentata la proposta Boeri che dovrebbe contenere misure ad hoc come gli ammortizzatori sociali e progetti di maggiore flessibilità in uscita a fronte di un assegno pensionistico più basso.

Prestito Inps, ultime novità: flessibilità rimandata?

Di parere analogo è il Ministro del lavoro Poletti che ha più volte lasciato intendere che si dovrebbero cercare in primis soluzioni previdenziali, come il Prestito Inps, per quanti hanno perso il lavoro e sono prossimi alla pensione.

Il prestito Inps sarebbe una sorta di ponte previdenziale per coloro che prossimi alla pensione non hanno ancora maturato i requisiti richiesti dall'attuale Riforma pensioni. I lavoratori potrebbero ottenere da subito una Mini pensione di 600-700 euro accendendo un prestito con l'Inps che andrebbe poi reso con decurtazioni mensili, una volta maturato l'assegno ultimo. Poletti, pur aperto alla flessibilità in uscita, ha più volte fatto presente, come Boeri, che il luogo più idoneo per discutere di riforme strutturali atte a modificare la rigidità della riforma pensionistica attuale sarebbe la prossima Legge di Stabilità. Per i lavoratori che confidavano di vedere una svolta imminente con l'inizio del dibattito sul ddl flessibilità, non resta che attendere ancora fino all'estate. Sarà poi la volta buona?