Non ci sono solo i lavoratori e i sindacati a sollecitare al governo modifiche urgenti alla legge Fornero, anche gli imprenditori chiedono una nuova riforma del sistema previdenziale. "Auspichiamo tutti che si metta mano alle Pensioni", ha dichiarato oggi il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay, intervenendo nel dibattito in corso sulla riforma pensioni 2015.

Riforma pensioni, giovani di Confindustria auspicano modifiche alla Fornero

Secondo i giovani industriali è necessario introdurre nuove modifiche al sistema previdenziale italiano, visti gli effetti per niente positivi della riforma delle pensioni Fornero, "non per sostituire il mercato del lavoro, ma per dare certezze - ha spiegato Gay oggi a margine di un convegno a Roma - a chi ha maturato i requisiti, di andare in pensione".

Tra questi lavoratori ci sono gli esodati e gli insegnanti della Quota 96 scuola per i quali il Governo Renzi, nonostante le ripetute promesse, non ha ancora trovato una soluzione definitiva mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti apre a nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione anticipata ma a partire dalla prossima legge di Stabilità, quindi a fine anno. Anche se, in tema di flessibilità in uscita, il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Cesare Damiano (Pd), sta cercando di dare un'accelerata facendo ripartire l'esame di un ddl per la pensione anticipata a partire dai 62 anni e di un nuovo disegno di legge per il pensionamento delle donne.

Riforma lavoro, Marco Gay: 'Sicuramente il Jobs act porterà segnali espansivi'

Positivo, invece, il giudizio dei giovani imprenditori di Confindustria sulla riforma del lavoro targata Renzi-Poletti. "Sicuramente il Jobs act, quando andrà a regime - ha detto Marco Gay - porterà segnali espansivi, sfruttando anche il combinato con la legge di stabilità".

Ma qualche passo avanti per migliorare le condizioni di manovra degli imprenditori nel mercato del lavoro si può ancora fare. "Serve però anche un aumento del portafoglio degli ordini che ci permetta - ha spiegato il presidente dei giovani industriali - di tornare ad investire sul capitale umano".