Arriva la "svolta" del Governo Renzi sul confronto con le parti sociali per le modifiche alla legge Fornero verso una nuova riforma Pensioni che preveda nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti (Pd) ha annunciato oggi - dopo giorni di rinvii e polemiche ma anche di promesse sulla riforma pensioni con interventi da attuare nella prossima legge di Stabilità - che tra non molto convocherà i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente rappresentati da Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo e Paolo Capone, per valutare le possibili ipotesi di modifiche alle legge previdenziale del Governo Monti che ha lasciato aperte molte ferite tra le quali quelle dei lavoratori esodati e degli insegnanti della Quota 96 scuola.

Il cambio di rotta di Poletti sul confronto con i sindacati arriva dopo l'annuncio da parte della presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, della minoranza del Pd sempre più in sintonia con la Cgil, della ripresa dell'esame di un ddl per la pensione anticipata a Montecitorio e di un nuovo ddl per il pensionamento delle donne.

Riforma pensioni, la 'svolta' di Poletti: incontreremo i sindacati

"I sindacati hanno chiesto un incontro, li incontreremo", ha affermato oggi a Bologna a margine di un convengo a Unindustria l'esponente del Governo Renzi facendo diventare notizia, dopo giorni di attesa, ciò che dovrebbe essere normale in un Paese democratico e civile come il nostro: il confronto tra esecutivo e parti sociali sulla riforma previdenziale, a maggior ragione visti i drammatici problemi sociali che sta creando l'attuale sistema pensionistico.

Ma ancora non c'è nulla di definito, né la data dell'incontro né le proposte di legge di Palazzo Chigi per la rottamazione della legge Fornero. Il ministro conferma che l'esecutivo studia nuove forme di pensione anticipata per tutti, ma "in questa fase - ha spiegato oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali - dobbiamo ancora fare un po' di lavoro istruttorio".

Previdenza, un ponte o un ammortizzatore per i lavoratori esodati

"Per il momento - ha aggiunto Poletti - abbiamo definito le priorità di intervento che devono partire dalle problematiche sociali più acute". Chiaramente il riferimento è ai lavoratori esodati ma anche agli insegnanti Quota 96 scuola, per i quali il governo sta studiando, ha confermato il ministro, un "ponte per la pensione" o un "ammortizzatore sociale specifico".

Staremo a vedere se le nuove dichiarazioni del ministro Poletti rappresentano la "svolta" del Governo Renzi in materia di riforma pensioni oppure se si tratta di nuove promesse che non si traducono in realtà.