Mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti annuncia l'apertura del confronto con i sindacati sulle proposte utili a rottamare la legge Fornero e a risolvere il problema esodati, il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, avverte il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla riforma Pensioni 2015 in vista della riunione con i parlamentari del Partito democratico convocata per lunedì 9 marzo. All'ultimo incontro convocato dal premier e segretario del Pd nei giorni scorsi non hanno partecipato né Pierluigi Bersani, che ha dichiarato "incostituzionale" il Jobs act, nè Gianni Cuperlo, che ha scritto una lettera a Renzi lanciandogli la sfida anche sulla riforma del sistema previdenziale.

"Vorremmo che il premier - ha dichiarato oggi il parlamentare della minoranza Pd - aggiungesse ai temi che intende trattare con i parlamentari anche quello del sistema pensionistico".

Damiano a Renzi: con parlamentari del Pd parlare anche di riforma pensioni

Cesare Damiano, che per dare un'accelerata alle modifiche alla riforma pensioni Fornero ha annunciato ieri un nuovo ddl per il pensionamento donne e la ripresa dell'esame di un disegno di legge per la pensione anticipata, spiega in sintesi quali sono le proposte sul sistema previdenziale sostenute dalla minoranza dem. La prima cosa da fare sarebbe quella di "correggere l'età pensionabile" che è stata aumentata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza delle larghe intese.

Quindi bisogna "introdurre , un criterio di flessibilità" in uscita per la pensione anticipata.

Pensione anticipata, ecco le proposte della minoranza del Partito democratico

Diverse le proposte messe in campo per l'uscita più flessibile dal lavoro: soluzione Quota 100, prepensionamento con 41 anni di contributi sia per uomini che per donne a prescindere dall'età, pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributo e l'8% di penalizzazione sul trattamento pensionistico.

Una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso il pensionamento "rappresenta una priorità - secondo il presidente della commissione Lavoro - che può rendere giustizia ai tanti lavoratori a rischio povertà". Tra i tanti lavoratori "bastonati" dalla legge Fornero gli insegnanti della Quota 96 scuola costretti a rimanere in cattedra e i lavoratori esodati che "hanno visto spostato avanti di anni - ha ricordato Damiano - il traguardo della pensione".

Il pensionamento di molti lavoratori che hanno raggiunto l'età dei 60 anni favorirebbe creerebbe nuove opportunità occupazionali "favorendo - ha sottolineato l'ex sindacalista della Cgil - l'ingresso dei giovani nel lavoro e aiutando lo svecchiamento delle fabbriche".