"Non c'è più necessità e urgenza che quella di abolire la Legge Fornero sulle pensioni, l'Irap o il Jobs Act": lo ha scritto oggi su Facebook il vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, componente del direttorio del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. "Quando andremo al Governo noi - ha postato Di Maio sul social network - basteranno 7-8 giorni per rottamarle tutte".

Riforma pensioni, le proposte del Movimento 5 stelle

Tra le proposte di riforma Pensioni del Movimento 5 stelle l'aumento delle pensioni minime a 600 euro da finanziare con i tagli alle pensioni d'oro, proposte bocciate dalla maggioranza durante l'esame della legge di Stabilità 2015 in cui i grillini proponevano anche emendamenti per la risoluzione dei problemi esodati e degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola.

Tra le proposte M5S sulle pensioni anche l'estensione delle tutele previdenziali già previste per i lavoratori impegnati in attività lavorative faticose e usuranti a anche ai lavoratori impegnati nel comparto dell'edilizia, così viene chiesto anche da Cgil, Cisl e Uil, che oltre a sollecitare modifiche alla riforma pensioni Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata, chiedono modifiche al Jobs act così come il movimento di Grillo.

Jobs act, Luigi Di Maio attacca il premier Matteo Renzi

"Non perdonerò mai Matteo Renzi - ha sottolineato oggi il vice presidente della Camera criticando il presidente del Consiglio - per quello che sta facendo ai miei coetanei.

Lui che non ha mai lavorato un giorno in vita sua - ha detto Di Maio parlando del premier - mette mano e bocca sui contratti di lavoro. Il contratto a tempo indeterminato con il Jobs act - ha proseguito l'autorevole parlamentare M5s - è diventato a tempo determinato. Alla mia generazione - ha detto Di Maio -è rimasto solo il crepacuore, a tempo indeterminato, perché le aziende - secondo il parlamentare - stanno convertendo i vecchi contratti precari in nuovi contratti precari".

Lavoro e previdenza, Landini & Co in piazza contro Renzi

E in piazza contro il Jobs act e per chiedere modifiche alla legge Fornero verso la riduzione dell'età pensionabile a 61 anni e il ripristino delle pensioni di vecchiaia e sociali la Fiom Cgil di Maurizio Landini che ha oggi accanto a sé anche la leader della Cgil Susanna Camusso malgrado le polemiche dei giorni scorsi dopo il lancio della nuova Coalizione Sociale da parte del "rottamatore" del sindacato rosso.

Polemiche al momento rinviate grazia a un tregua, molto probabilmente temporanea, raggiunta in nome dell'unità del sindacato su lavoro e pensioni in attesa del tanto atteso tavolo di confronto con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell'Inps Tito Boeri. A manifestare insieme alla Fiom con lavoratori, pensionati e studenti anche Sel, Rifondazione comunista, Italia dei Valori e diversi parlamentari della minoranza del Pd di Renzi. "Mi pare che la partecipazione di rappresentanti del Pd" alla manifestazione di Landini contro il Governo sul lavoro e previdenza "sia molto esigua - ha dichiarato il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini e non darei un significato particolare a questa partecipazione".