"Senza la legge Fornero sulle Pensioni l'Italia sarebbe come la Grecia": torna oggi in campo il senatore a vita Mario Monti per difendere la riforma pensioni del 2011 e l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, continuamente attaccata anche sul piano personale dal leader della Lega Nord Matteo Salvini. "E' vile prendersela con una donna coraggiosa", ha detto l'ex premier che era accanto alla Fornero quando l'ex ministro scoppiò in lacrime a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa in cui annunciava misure pesanti sulla riforma pensioni che aumentò l'età pensionabile e introdusse penalità pesanti sulla pensione anticipata ma nello stesso tempo riuscì, mettendo a posto i conti pubblici, a "salvare" l'Italia che si trovava sull'orlo del baratro a rischio crack.

Monti a Salvini: 'Basta ripetuti, ignobili, vergognosi attacchi personali ad Elsa Fornero'

"Salvini - ha scritto oggi Monti in una nota stampa - ha tutto il diritto di criticare aspramente la riforma delle pensioni nota come 'riforma Fornero'. Lo invito però a porre fine ai suoi ripetuti, ignobili, vergognosi attacchi personali ad Elsa Fornero". L'ex presidente del Consiglio poi elenca, nella lunga nota, numerose dichiarazioni di Salvini contro la Fornero, offensive non tanto sul piano politico ma anche sul piano personale. E Monti ricorda anche la "spedizione guidata da Salvini in persona" sotto la casa dell'ex ministro che dà il nome a una delle riforma più contestate degli ultimi tempi, anche se va ricordato che quella legge fu varata con il sostegno parlamentare della maggioranza delle larghe intese quindi la responsabilità è anche di chi oggi chiede di cambiarla.

"Salvini continui pure a criticare la riforma delle pensioni, ma - ha sottolineato Monti - lasci in pace la Fornero". Anche il parlamentare di Scelta Civica Gianfranco Librandi ha chiesto a Salvini di "smetterla di evocare violenza e odio contro Elsa Fornero".

Riforma pensioni, Monti: 'Senza la legge Fornero l'Italia sarebbe come la Grecia'

Il professor Monti ha ricordato di aver insistito perché nel novembre del 2011 l'economista torinese esperta di lavoro e sistemi previdenziali "accettasse l'incarico più ingrato e anche più pericoloso - nel governo di emergenza". "Senza una rapida e incisiva riforma delle pensioni, che il Governo Berlusconi non era riuscito a fare proprio per l'opposizione della Lega, i conti pubblici - ha detto il senatore a vita - sarebbero saltati.

Senza la riforma, i nostri figli e nipoti - ha evidenziato Monti - avrebbero dovuto sopportare negli anni futuri oneri insostenibili. Ma già nel giro di qualche settimana i cittadini e le imprese - secondo l'ex premier - si sarebbero trovati in una situazione simile a quella della Grecia". Intanto domani, martedì 17 marzo, in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ricomincia l'esame del ddl Damiano per la pensione anticipata proposto proprio per far fronte ai danni provocati dalla legge Fornero sul piano sociale.