Aumenterà dal prossimo gennaio 2016 l'età per andare in pensione, nel frattempo il presidente Inps Tito Boeri annuncia una proposta organica di riforma pensioni che sarà presentata al Governo Renzi entro l'estate dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale con l'obiettivo di riequilibrare il sistema previdenziale rendendolo più equo e sostenibile. Ma intanto, scatterà dal prossimo anno e fino al 2018 il nuovo adeguamento delle Pensioni alle speranza di vita, quindi la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata concesse con le regole della legge Fornero subiranno un ulteriore slittamento di quattro mesi.

Così, tra il 2016 ed il 2018, gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi, mentre sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali per la pensione anticipata. Regole un po' diverse per le donne, che, a seconda dei casi (lavoratrici pubbliche, private o autonome) potranno andare in pensione qualche mese o un anno prima degli uomini. La proposta Inps annunciata da Boeri prevede "dai 55 anni - ha spiegato ieri a Otto e mezzo di Lilly Gruber su La 7 - più flessibilità per l'accesso alla pensione, ma dentro regole sostenibili".

Boeri: 'Proposta organica Inps entro giugno, serve flessibilità in uscita'

Parlando della riforma pensioni Fornero, Boeri ha detto che "si poteva fare un'operazione garantendo una maggiore flessibilità in uscita, ma qualcosa - ha sottolineato - bisognava fare in quel momento.

Eravamo in una situazione di finanza pubblica - ha ricordato l'economista bocconiano - molto difficile". Ma ora "penso ci debba essere più flessibilità per l'accesso alla pensione - ha detto Boeri - ma dentro regole sostenibili". Naturalmente non sarà facile trovare le coperture finanziarie ai "libri dei sogni" sulla riforma pensioni 2015 scritti dai sindacati, dalla commissione Lavoro della Camera e ora anche dall'Inps.

Solo l'esecutivo non ha messo niente nero su bianco, a parte le promesse del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ancora rinvia il confronto con Cgil, Cisl e Uil. Ma per Boeri, così come per il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano che ha fatto ripartire l'esame del ddl per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità, "far andare prima in pensione persone che accettano pensioni più basse credo si possa fare".

Tagli alle pensioni d'oro e pensione anticipata: ecco le proposte di Boeri al Governo Renzi

Ma non si può sottovalutare il fatto che la legge Fornero si pone a salvaguardia dei conti pubblici e modificarla potrebbe creare qualche difficoltà finanziaria di non poco conto e "forse - ha evidenziato Boeri - si possono avere dei problemi con l'Europa". In ogni caso, per riequilibrare il sistema previdenziale, aiutare i pensionati che percepiscono assegni più bassi, costruire "ponti" di flessibilità per la pensione, comporterà dei tagli alle pensioni d'oro anche se ancora non vengono esattamente quantificati da Boeri. "Credo che al di sopra di un certo importo delle pensioni - ha però sottolineato il presidente Inps - sia necessario intervenire".

Parlando dell'adeguamento dei trattamenti previdenziali alle aspettative di vita rilevate dall'Istat, Boeri ha detto che si tratta di un problema, frutto dei limiti delle riforme del governo guidato da Mario Monti, che va affrontato.