Il decreto sulla Scuola dovrebbe vedere la luce nelle prossime ore, dopo mesi di dibattiti, polemiche e contestazioni: siamo certi, comunque, che il testo non mancherà di alimentare nuove critiche e perplessità perchè la situazione in cui versa il settore dell'istruzione nel nostro Paese è, già di per sè, allarmante. Il maxi piano di reclutamento docenti e il nodo legato agli sgravi fiscali per chi iscrive i propri figli alle scuole private saranno, senza dubbio, i punti 'focali' maggiormente oggetto di discussione e le ragioni sono ovvie.

Assunzioni docenti: spariranno davvero le Graduatorie ad esaurimento?

Innanzitutto, partendo dal discorso riguardante le immissioni in ruolo per il prossimo settembre 2015, ciò che appare evidente è che le graduatorie ad esaurimento non spariranno del tutto come, invece, più volte auspicato dal governo Renzi: la stabilizzazione tenderà ad escludere circa 20.000 docenti precari che rientrano nella categoria di tutti coloro che non insegnano da tempo, già bocciata anzitempo dal Miur, nonchè altri 10.000 insegnanti di scuola d'infanzia e primaria, per i quali non ci sarà posto. In pratica si tratterà di una vera e propria beffa perchè per questi insegnanti precati non resterà che percorrere la strada del nuovo bando di concorso per 60 mila posti previsto per il triennio 2016-2018.

Decreto scuola, sgravi fiscali fino a 4.000 euro alle private: cosa dirà il Mef?

L'altra importante questione da risolvere è quella legata agli sgravi fiscali che andranno a beneficio di tutti coloro che iscriveranno i figli in una scuola privata. L'argomento rischia di creare un 'incidente diplomatico' all'interno del governo, visto che il punto di vista del ministro Stefania Giannini (appoggiata dal Ncd) non sembra essere condiviso dalle schiere del PD che insiste sul fatto che nella Costituzione non sono previsti oneri a carico dello Stato per quanto riguarda le scuole private. Gli sgravi dovrebbero addirittura toccare la soglia dei 4.000 euro, ma l'impressione è che, poi, come solitamente accade, il Ministero delle Finanze metterà un freno a queste cifre 'utopistiche'. Il sottosegretario Toccafondi sottolinea come Ncd voglia appoggiare il governo nell'aiutare le famiglie in difficoltà, un pò come già avviene per gli asili nidi, per i quali la legge prevede un tetto a 650 euro.