Finora, per imporsi alla sua maggioranza litigiosa e alla minoranza del suo partito, il suo governo è andato avanti a via di decreti legge sottoposti puntualmente alla questione di fiducia in Parlamento: così è stato per il decreto svuota carceri ribattezzato "indulto mascherato" e sulla legge delega sul lavoro (Jobs act), per fare solo alcuni esempi.
Riforma scuola e assunzioni docenti, prosegue il derby tra dl e ddl
Ma sulla riforma della Scuola, mentre ancora prosegue il derby tra dl e ddl in particolare sulle assunzioni degli insegnanti, si cambia verso.
"Sulla scuola", ha detto il premier Matteo Renzi in un'intervista al settimanale L'Espresso in edicola venerdì 6 marzo, "ci siamo impegnati con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con le opposizioni a presentare meno decreti possibile". Strano ma vero. Ma aldilà delle dichiarazioni, sulla Buona Scuola l'esecutivo è in seria difficoltà. Dopo due consigli dei ministri rinviati le speranze vengono riposte nel prossimo cdm del 10 marzo. Ma ancora non c'è nessuna certezza, in particolare sulle assunzioni dei docenti precari.
Renzi: 'Per assunzioni 6 mesi di tempo, faremo decreto se serve'
"Ci sono sei mesi prima di assumere i precari", ha dichiarato il premier Matteo Renzi a L'Espresso prendendo ulteriore tempo dopo aver promesso 180.000 assunzioni a settembre 2015.
"Vediamo se la legge va avanti - ha aggiunto - o se ci sarà il requisito di urgenza per un decreto". Non si esclude a questo punto, alla luce delle ultime dichiarazioni del premier, che il governo possa procedere per le assunzioni per decreto e che le altre misure della Buona Scuola - dagli scatti di stipendio legati al merito alle detrazioni fiscali per le scuole private, dalla formazione del personale Ata alle nuove norme per il diritto allo studio - vengano inserite nel disegno di legge.
Le assunzioni sarebbero così in salvo, anche se continuano a serpeggiare dubbi sul numero degli insegnanti da assumere e sulle modalità.
Da 180.000 a 35.000 gli insegnanti da assumere, critiche dall'Anief
Critiche arrivano dall'Anief al Governo Renzi. "Prima 148mila, poi 125mila, anzi 180mila. Dopo il piano di assunzioni al rialzo - ha detto il segretario dell'Anief Marcello Pacifico - il Governo ritorna con i piedi per terra, allineandosi al semplice turn over degli esecutivi che lo hanno preceduto le immissioni in ruolo si sarebbero infatti ristrette - secondo il sindacalista - a 35mila, al massimo 45mila".
Secondo l'Anief "è sempre più evidente il governo è in confusione".
Precari della scuola, Camusso: 'Governo in confusione totale'
Dello stesso avviso il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. "Per i precari della scuola, siamo alla totale confusione", ha detto. "Sono mesi - ha aggiunto la sindacalista - che il governo annuncia che avrebbe stabilizzato 150mila precari della scuola, ma si continua a non capire - ha sottolineato - quali sono i criteri, come entrano, che tempi si danno rispetto alla stabilizzazione. Direi che siamo nella lunga stagione degli annunci invece che delle operazioni concrete - ha proseguito la Camusso parlando a margine di un incontro a Firenze - con anche un tono che non fa onore né al governo né al Parlamento".
Secondo la leader del sindacato rosso, infatti, "il rimbalzo fra disegno di legge oppure decreto, in realtà dice - ha evidenziato la Camusso - che non siamo di fronte ad un piano organico ma siamo al continuo rimbalzo delle responsabilità".