Con firma del Direttore Generale Cioffi, della Direzione Centrale Pensioni, l'Inps ha emanato la circolare n°74 in data 10/04/2015 avente per oggetto la riduzione percentuale della pensione anticipata prevista per i soggetti con età inferiore a 62 anni. Vediamo che significato ha e qual è la portata di una simile disposizione in materia pensionistica.

Il dato più rilevante è che le pensioni anticipate dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 non subiranno gli effetti della penalizzazione. La misura era attesa da tempo da chi voleva andare in pensione anticipata.

Il cambio "di guardia" alla presidenza dell'Istituto nazionale di previdenza inizia a far sentire i suoi effetti benefici. Il professore economista bocconiano Tito Boeri, la cui "antipatia" per la rigidità della legge Fornero è ormai nota a tutti, mantiene le promesse fatte al momento del suo insediamento a capo dell'Inps. La legge Fornero con le norme in essa contenute, va cambiata, va aggiornata ed adeguata alle nuove esigenze ebbe ad affermare in quei giorni.

Poiché la disposizione è rimasta in sospeso per molto tempo, sebbene attesa, il presidente ha deciso di rompere gli indugi e di pubblicare la circolare esplicativa n° 74 nella quale chiarisce le modalità sui mancati tagli all'assegno pensionistico, così come richiesti invece al momento dell'entrata in vigore della famigerata riforma Fornero del 2011.

Ma cosa prevedeva la riforma Fornero sulle pensioni anticipate?

Ricordiamo che la legge sul sistema pensionistico del governo Monti che prende il nome dell'allora Ministro Elsa Fornero, prevedeva l'esenzione dalla penalità entro la fine del 2017 solamente per coloro la cui anzianità lavorativa era frutto di attività effettiva di lavoro.

In particolare la riforma Fornero, stabiliva una decurtazione dell'1% in meno per ogni anno di anticipo sui 62 anni e del 2% per ogni anno di anticipo precedente ai 60 anni.

Con la circolare 74 emanata in questi giorni arriva per tutti lo stop alle penalizzazioni per i prossimi tre anni, così come definito dal governo del premier Matteo Renzi nella legge di stabilità 2015.

Quali gli effetti di una simile disposizione?

I lavoratori che, dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 intendono essere collocati a riposo anticipatamente otterranno l'assegno pensionistico senza alcuna penalizzazione. La norma tornerà in vigore a partire dal 2018, per coloro che volessero accedere al pensionamento anticipato prima dei 62 anni di età.