Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito in tema di Pensioni 2015 con particolare riferimento ad opzione donna e Quota 96 della Scuola. Partendo dalla prima delle due vertenze prosegue in Commissione Lavoro il dibattito su possibili nuove forme di pensionamento anticipato previste appannaggio delle lavoratrici donne con annessa proroga per opzione donna, un iter lungo e comunque poco lineare che ha spinto i membri del comitato di categoria ad istituire una class action contro l'Inps. L'impressione è che i prossimi 10 giorni si riveleranno decisivi per comprendere se una soluzione possa ancora giungere dalle Istituzioni senza dover passare dalla via giudiziale.

Passando al caso dei Quota 96 della Scuola rileva invece l'audizione tenutasi presso la Commissione Cultura della Camera alla quale è stato ammesso a parlare un portavoce della categoria. Così come riportato anche da Orizzonte Scuola, il rappresentante dei Quota 96 della Scuola ha ribadito che basterebbero appena 60 mln di euro per chiudere la vertenza.

Pensioni 2015, opzione donna e Quota 96 Scuola: class action e audizione, per gli esodati del comparto Istruzione bastano 60 mln di euro

Quelli connessi ad opzione donna e Quota 96 della Scuola rappresentano di certo due dei casi più urgenti e spinosi coi quali si trova ad aver a che fare il governo Renzi. Il dibattito in corso presso la Commissione Lavoro potrebbe scrivere nuove pagine in tema di pensionamenti anticipati - lo stesso presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ha auspicato tempi ridotti per giungere a soluzioni concrete -, con la stessa proroga di opzione donna ad essere stata calendarizzata in vista del dibattimento. La lentezza con la quale si va muovendo la macchina delle Istituzioni ha però convinto i membri del comitato opzione donna ad istruire una class action contro l'INPS: al riguardo è giunta un'importante comunicazione da parte di Dianella Maroni, leader del movimento, che tramite la pagina Facebook di riferimento ha fatto sapere che è ancora possibile aggregarsi alla class action seguendo le indicazioni fornite dagli avvocati che stanno seguendo il ricorso. Il consiglio è quello di rifarsi alla stessa pagina Facebook per reperire ulteriori informazioni e per scaricare il modulo da dover compilare in vista di una partecipazione postuma alla class action.



Passando dalla vertenza di opzione donna ai Quota 96 della Scuola, altra vicenda connessa al capitolo pensioni 2015, bisogna invece attenzionare l'intervento portato avanti dalla Dott. Farigu che ha agito in rappresentanza della categoria in occasione dell'ultima audizione tenutasi presso la Commissione Cultura della Camera. In merito al ddl Damiano, la Farigu ha rilevato 'la mancanza di una soluzione per Quota 96': 'Se non ora quando? Il provvedimento più consono per risolvere la cosa è quello del ddl, lo ha recentemente affermato anche il sottosegretario Morando […] La soluzione - ricorda sempre la Farigu - era parte integrante del programma del PD, tutte promesse che sono state disilluse […] Rispetto al censimento del MIUR - ha concluso - che prevedeva 4mila docenti Quota 96, la soglia si è fortemente assottigliata. Siamo poco più di 2mila e servirebbero meno di 60 milioni di euro per risolvere la questione'. Diventano in definitiva sempre più ridotte le speranze degli appartenenti alla categoria di vedere risolta la propria vertenza: l'ultima chance è rappresentata dalla riforma della Scuola in preparazione da parte del governo Renzi.